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Nissan spera di non restare al verde

Grazie alle sinergie con Renault è riuscita a entrare per prima nel segmento delle auto elettriche di massa. Il mercato sconta il titolo del 60%. Pesano le incertezze sull’affermazione della nuova tecnologia.  

Francesco Lavecchia 21/05/2013 | 10:48
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Il mercato è scettico sul binomio Nissan-Renault, Morningstar no. I nostri analisti evidenziano i passi in avanti fatti da entrambe le società dal momento del loro sodalizio e stimano il prezzo obiettivo dell’ADR (American depositary receipt) del titolo della società giapponese a quota 35 dollari per azione. Gli investitori, però, oltre al negativo andamento del mercato europeo, pesano i rischi legati al possibile flop dell’auto elettrica e scambiano il titolo attorno ai 24 dollari per azione. Il 60% circa in meno rispetto alla nostra valutazione.

Il connubio vincente
L’alleanza con Renault, nata nel 1999 dalla necessità di Nissan di salvarsi dal dissesto finanziario e da quello della casa transalpina di espandersi sul mercato internazionale, è una storia di successo. Grazie allo sfruttamento delle sinergie nei costi di fornitura, in quelli legati alla ricerca e all’utilizzo delle piattaforme produttive, Nissan riesce a competere in un settore, come quello dell’auto, in cui le economie di scala sono fondamentali. Il vero successo del matrimonio franco-giapponese, però, è stata l’avventura pionieristica nel segmento dell’auto elettrica di massa. Nissan ha saltato completamente il passaggio del modello ibrido, considerandolo uno step intermedio, è ha virato con decisione su quello elettrico proprio in virtù della possibilità di condividere i costi con Renault, senza la quale l’investimento non sarebbe stato profittevole.

Pioniere dell’elettrico
L’essersi posizionati in questo segmento in anticipo rispetto alla concorrenza ha da una parte il vantaggio della prima mossa, ma dall’altra rappresenta un grosso rischio. Nissan e Renault hanno acquisto conoscenze, fatto passa avanti nella tecnologia, sono riconosciuti dal mercato come i produttori della macchina elettrica, e questo permette loro di vendere questi modelli con margini di profitto più elevati. Nel caso in cui, però, la domanda dei consumatori non dovesse materializzarsi le perdite per le due società sarebbero pesanti. Nissan ha avviato una partnership con la giapponese NEC per la produzione di una batteria al litio per il nuovo modello LEAF, ma il successo dell’ultima nata dipenderà, oltre che dall’efficienza delle nuove batterie, anche dalla capacità della casa giapponese di offrirla al pubblicoa un prezzo accessibile. E in questo l’intervento dei Governi nazionali, sotto forma di incentivo, sarà determinante.

Low cost per gli emergenti
La seconda scommessa di Nissan riguarda i mercati emergenti. Per l’intero settore auto la crescita di questi paesi promette di compensare uno dei suoi maggiori problemi, ovvero quella della sovra-capacità produttiva. Tutte le maggiori case automobilistiche riescono a sfruttare i loro impianti produttivi solo in maniera limitata e quindi la nuova domanda proveniente da queste regioni potrebbe contribuire ad aumentare il margine operativo anche della Nissan, che ha deciso di approcciare questi mercati con l’offerta di veicoli low e ultra low cost.  

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Nissan Motor Co Ltd ADR5,50 USD3,00Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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