Sfida e rischio sono le due facce di una stessa medaglia. La sfida è un invito a misurarsi in una competizione. Il rischio è la possibilità che si verifichi un evento negativo indesiderato o che qualcosa non abbia l’effetto voluto. Negli ultimi anni, gli investitori, e più in generale i mercati finanziari, hanno posto l’accento sul “risk on/risk off”. Proteggersi è stata la parola d’ordine, mentre via via i porti sicuri venivano battuti dalle onde della crisi. Le stesse banche centrali hanno inondato il mercato di liquidità, ricorrendo a misure non convenzionali per evitare un crac del sistema, creando nuovi scenari, che rappresentano una sfida.
In occasione dell’ITForum di Rimini, Morningstar ha deciso di “girare la medaglia” dalla parte delle sfide e ha scelto come ospite d’onore alla cerimonia dei Fund Awards, Alex Zanardi, ex pilota di Formula 1, che, anche dopo il tragico incidente del 2001, che lo ha privato degli arti inferiori, ha lottato per continuare a “correre” nella sua vita. Non solo, ha anche dato vita al progetto “Bimbingamba” per aiutare i bambini appartenenti a famiglie bisognose che hanno perso gli arti superiori o inferiori.
Sfide quotidiane
Ci sono grandi sfide, che cambiano il corso della vita o della società, come lo sbarco del primo uomo sulla luna, ci sono imprese sportive memorabili, come la conquista italiana del K2, e ci sono sfide quotidiane, che non salgono agli onori della cronaca, ma mettono ugualmente alla prova. Gli investitori si trovano spesso di fronte a queste ultime, soprattutto nell’attuale fase storica, in cui i principi basilari della teoria economica sfidano quelli della gestione di portafoglio.
Come scrive Toby Nangle di Threadneedle Investments, società vincitrice dei Morningstar fund awards 2013 come miglior casa multi-asset, un tempo i titoli di Stato erano considerati alla stregua di attività complementari, con funzione di copertura del portafoglio; oggi le politiche espansive delle autorità monetarie li hanno privati di gran parte di questa funzione. Difficile sostenere, ad esempio, che il Btp italiano è risk free, come era considerato prima della crisi del debito sovrano. Lo sguardo va dunque rivolto altrove.
Non è un caso che Morningstar abbia creato quest’anno il connubio tra l’eccellenza nella gestione dei fondi e la capacità di misurarsi in ambienti nuovi e spesso competitivi, con coraggio e senso di responsabilità. Come ha insegnato la leggenda dell’alpinismo, Walter Bonatti, le sfide si vincono prima di tutto con la testa.
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