Julius Baer, una questione di fiducia

Nel business del private banking il rapporto con la clientela è fondamentale e i nostri analisti considerano il brand del gruppo svizzero un asset strategico.

Francesco Lavecchia 28/05/2013 | 11:57
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Julius Baer punta tutto sulla fiducia. In un business come quello del private banking dove la cura del rapporto di fiducia con il cliente è l’asset più importante, il gruppo finanziario svizzero batte la concorrenza grazie alla forza del suo brand e all’esclusività del suo modello di business. Le società che gestiscono grandi capitali possono fare affidamento su una relazione tendenzialmente duratura e a stretto contatto con i loro clienti, ai quali forniscono soluzioni di investimento e servizi bancari tagliati sulle loro esigenze, e per i quali riescono a farsi pagare elevati margini di profitto.

L'operazione Merrill Lynch convince gli analisti
Julius Baer ha il vantaggio di essere attiva unicamente in questo business e questo rappresenta un valore aggiunto per quei clienti che (soprattutto dopo i recenti scandali che hanno coinvolto uno dei suoi maggiori concorrenti) temono il verificarsi di nuovi conflitti di interesse. Ciononostante il gruppo svizzero non presenta adeguati livelli di profittabilità, e questo, secondo i nostri analisti, è dovuto alla sua elevata capitalizzazione. Le nostre aspettative, però, sono per un suo miglioramento che avverrà grazie al completamento dell’integrazione delle attività di asset management detenute da Merrill Lynch fuori dagli Usa.

Roe al 20%
Questa operazione, che dovrebbe concludersi entro il 2015, avrà l’effetto di assorbire parte del capitale in eccesso, dato che bisognerà risollevare queste attività sia dal punto di vista finanziario, risanando i debiti, che da quello operativo, investendo per renderle nuovamente profittevoli. Inoltre, consentirà a Julius Baer di rafforzare la sua presenza anche su mercati in forte crescita come quelli emergenti e quindi di diversificare la sua esposizione geografica oltre i confini elvetici. Questi due elementi, secondo le stime dei nostri analisti, dovrebbe contribuire a migliorare la profittabilità del gruppo portando il rendimento del capitale (Roe) sopra il 20%.

Prudenza sul titolo
Le nostre previsioni, comunque, sono sostanzialmente in linea con quelle del mercato. Al momento il titolo viene negoziato a prezzi di poco inferiori alla nostra stima del prezzo obiettivo che è di 43 franchi svizzeri. La nostra raccomandazione, quindi, è quella di attendere un eventuale calo delle quotazioni prima di prendere posizione sul titolo.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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