Nel mesi di aprile, i dati rilevati da Assoreti indicano una raccolta netta complessiva per le reti di promotori finanziari pari a quasi 1,7 miliardi di euro segnando un aumento del 14% rispetto al mese precedente. La spinta al rialzo arriva dal crescente interesse nei confronti del risparmio gestito, sui quali confluiscono complessivamente risorse nette per 2,7 miliardi (+18,3% su marzo), mentre le movimentazioni sui prodotti in regime amministrato vedono i maggiori disinvestimenti, con un saldo netto negativo pari a oltre un miliardo.
La raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di fondi comuni è stata complessivamente positiva per circa 1,7 miliardi di euro. Anche ad aprile, gli investimenti si concentrano sui comparti domiciliati all’estero, con una raccolta complessiva di poco superiore a 1,7 miliardi (965 milioni in fondi tradizionali e 776 milioni in fondi di fondi), mentre i fondi di diritto italiano e gli speculativi chiudono il mese con un bilancio negativo (42 milioni di deflussi). Gli investimenti netti effettuati sui prodotti assicurativi e previdenziali ammontano a 924 milioni di euro (+17,5% rispetto a marzo); il 94,8% delle risorse nette è destinato alle unit linked.
Il promotore porta il 48% del patrimonio
Il contributo delle reti al sistema dei fondi, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si è attestato, quindi, su un ammontare pari a 2,6 miliardi di euro, pari al 48,7% della raccolta netta complessiva del settore (5,4 miliardi). Da inizio anno, l’apporto delle reti sale a 8,1 miliardi, pari al 42,2% dei volumi di raccolta realizzati sul sistema fondi (19,3 miliardi).
Nel mese, l’investimento in titoli è stato negativo per 905 milioni e ha coinvolto tutte le categorie di strumenti finanziari; in rosso anche il saldo della liquidità (-113 milioni).
In termini di raccolta lorda, l’operatività delle reti si concretizza in volumi pari a 7,8 miliardi di euro per il risparmio gestito, in un intermediato di 7,7 miliardi per le transazioni in titoli e di 140 milioni per gli altri prodotti e servizi.
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