I fondi obbligazionari continuano a macinare record. Ad aprile, i flussi netti sono stati pari a 26,54 miliardi di euro, livello mai raggiunto dal 2007 quando Morningstar ha cominciato a pubblicare l’Asset flow report. Per contro, gli azionari hanno registrato riscatti netti pari a 344 milioni, per la prima volta da agosto 2012. Aprile è stato un buon mese per i bilanciati, con flussi netti per 10,7 miliardi, e per gli alternativi (3,06 miliardi).
Nel complesso i fondi a lungo termine (esclusi i fondi di fondi e i master feeder) hanno registrato una raccolta netta pari a 40,33 miliardi in aprile, mentre i monetari hanno un dato moderatamente positivo, dopo i deflussi della prima parte dell’anno.
Caccia al rendimento
Tra gli obbligazionari continua la ricerca di rendimento, in un contesto di bassi tassi di interesse. Cinque delle dieci categorie di fondi più vendute sono nel reddito fisso: obbligazionari globali, flessibili area dollaro, altri obbligazionari, high yield Usd e globali.
Tra gli azionari, l’unica categoria con flussi positivi è stata quella dei globali-income, recentemente introdotta da Morningstar, che è specializzata nelle azioni ad alto dividendo. In particolare, in cima alla classifica per raccolta troviamo M&G Global dividend e Dws Top dividend.
Tre italiani sul podio
Tra i fondi a lungo termine, Templeton Global total return e Templeton global bond sono stati quelli con flussi netti più elevati. Si sono messi in luce anche tre fondi italiani: Ubi sicav high yield bond, Eurizon cedola attiva maggio 2018 e Eurizon cedola attiva più maggio 2018. Questi ultimi due avevano un periodo di sottoscrizione limitato, tra il 7 marzo e il 7 maggio. In termini di case di gestione, la raccolta ha premiato quelle con maggior focus sul reddito fisso tra cui Pimco, Franklin Templeton, Alliance Bernstein e Pioneer Investments.
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