L’operazione Gambro spinge Baxter International (BAX) verso la leadership del settore e conferma la nostra raccomandazione sul titolo, che continua a essere scontato dal mercato. L’acquisizione della società svedese Gambro ha permesso a Baxter International di rafforzare la sua posizione di vantaggio all’interno del settore del Biotech.
Baxter-Gambro: matrimonio felice
Questo matrimonio, infatti, dovrebbe far lievitare il fatturato del gruppo statunitense nel business delle patologie al rene, che stimiamo possano arrivare a rappresentare il 27% del fatturato complessivo, e progressivamente contribuire al miglioramento del margine operativo grazie ad economie di scala più elevate e a maggiori opportunità di cross-selling (vendita incrociata), dato che Gambro è molto forte in Europa mentre Baxter è ben radicata in Asia e America latina. Baxter, inoltre, gode del vantaggio di operare in un diverso numero di mercati oligopolistici (dove il controllo dell’offerta è in mano a un ristretto numero di operatori), come quello delle proteine per il plasma, caratterizzato da elevate barriere all’ingresso di nuovi competitor, e di derivare una larghissima parte del suo fatturato (circa il 70%) da prodotti che sono leader nei loro rispettivi mercati. Questi elementi garantiscono a Baxter una grande stabilità dei ricavi e le permettono di generare in maniera sostenibile nel tempo rendimenti del capite superiori alla media del settore.
Titolo ancora sottovalutato
Nonostante il titolo abbia visto crescere il suo valore di circa il 35% negli ultimi 12 mesi, risulta essere a nostro avviso ancora scontato dal mercato. I nostri analisti stimano una crescita media del fatturato e degli utili rispettivamente dell’8% e del 10% per i prossimi cinque anni, e hanno recentemente alzato la loro stima del prezzo obiettivo che ora è di 80 dollari per azione. A fronte delle ultime quotazioni di mercato, che vedono il prezzo viaggiare attorno ai 70 dollari, la nostra raccomandazione è quella di prendere posizione sul titolo.
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