L'atomo fa bene a Exelon

Il business dell’energia nucleare premia chi vi opera e tiene alla larga i concorrenti. La società gestisce l’impianto più grande degli Usa e per questo gode di un monopolio naturale. Il titolo è scontato dal mercato. 

Francesco Lavecchia 17/06/2013 | 14:25
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Il segreto della forza di Exelon sta tutto nel settore in cui lavora. Le aziende che operano nel comparto dell’energia nucleare, infatti, beneficiano delle elevate barriere che ostacolano l’ingresso di nuovi concorrenti e dei bassi costi di produzione. Chi volesse entrare in questo business, infatti, dovrebbe investire svariati miliardi di dollari, attendere all’incirca sette anni per la costruzione dell’impianto, oltre che dover mediare con l’opposizione delle comunità locali. E questo contribuisce a creare in alcune regioni delle situazioni di monopolio locale che garantiscono agli operatori un elevato ritorno dei loro investimenti.

A questo si aggiunge il fatto che nessun altra fonte di energia ha dei costi di produzione più bassi del nucleare. I costi variabili sono molto ridotti e, a differenza degli impianti a carbone o a gas naturale, ha emissioni minori. Exelon gestisce l’impianto di energia nucleare più grande degli Stati Uniti e questo le permette di realizzare elevate economie di scala. Inoltre, la sua struttura di costo molto favorevole le garantisce un elevato grado di leva operativa: ovvero, quando i prezzi e la domanda di energia crescono, questo si traduce immediatamente in una risalita dei margini di profitto.

Titolo a sconto
I nostri analisti non vedono concrete possibilità che cambiamenti strutturali possano erodere la sua posizione di vantaggio nelle attività di produzione e distribuzione di energia e stimano un prezzo obiettivo del titolo a quota 42 dollari. Le previsioni parlano di una crescita media del fatturato superiore al 12% nei prossimi cinque anni e di un miglioramento di circa 600 punti base del margine operativo, che passerà dall’attuale 10% al 16%. La nostra raccomandazione, quindi, è quella di prendere posizione sulle azioni del gruppo americano che, dopo aver toccato i massimi a fine aprile scorso, sono scivolate  attorno a quota 30 dollari e risultano significativamente scontate dal mercato. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Exelon Corp37,34 EUR2,29

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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