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Piedmont ha spinto troppo sul gas

La società ha un modello di business vincente, elevati rendimenti del capitale e premia gli azionisti con dividendi costanti. Il mercato, però, sopravvaluta le sue prospettive di crescita. La raccomandazione degli analisti è vendere. 

Francesco Lavecchia 18/06/2013 | 10:24
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Piedmont Natural Gas (PNY) ha un modello di business molto semplice e opera in un mercato regolamentato. Due elementi che le garantiscono flussi di cassa costanti nel tempo e la possibilità di remunerare con invidiabile continuità i suoi azionisti. Tuttavia ha un grosso problema: è troppo costosa. Il titolo PNY ha recentemente toccato i suoi massimi di sempre portandosi sopra i 35 dollari per azione, a fronte della valutazione dei nostri analisti che è di 26 dollari. La nostra raccomandazione, quindi, è quella di uscire dal titolo, ma di continuare a tenerlo sotto osservazione in caso di un suo significativo deprezzamento.

La strategia
Piedmont distribuisce gas negli stati americani del Tennessee, Sud Carolina e Nord Carolina. L’intervento del regolatore ha di fatto reso permanente la sua fetta di mercato, contribuendo a dare stabilità ai suoi utili, e questo ha permesso al management di concentrarsi nell’investimento in nuovi progetti che potranno sostenere la crescita di lungo periodo.  Il gruppo americano detiene, infatti, quote di partecipazione in società attive nel trasporto, deposito e vendita di gas naturale. Queste rappresentano non più del 10% del valore dell’attivo societario ma generano rendimenti del capitale superiori alla media del gruppo.

I rischi
I nostri analisti stimano che per il 2015 Piedmont avrà aumentato del 50% il valore delle sue attività e questo si tradurrà nei prossimi cinque anni in una crescita del fatturato del 4,5% e in un progresso degli utili superiore al 6%. A indurre alla cautela i nostri analisti, oltre alle elevate prospettive di crescita incorporate nelle attuali valutazioni di mercato, ci sono anche i rischi che un incremento del costo del gas possa indurre i consumatori a passare ad una diversa fonte di approvvigionamento, e quelli legati alla concorrenza nella fornitura di gas nel segmento industriale. Gli elevati investimenti, inoltre, potrebbero contribuire a ridurre i rendimenti del capitale del gruppo americano nel breve periodo. 

 

Per consultare l'analisi completa sul titolo Piedmont Natural Gas clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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