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Google ricerca la leadership nel mobile

Stime immutate dopo i risultati del secondo trimestre. Nel lungo periodo, crescita in doppia cifra e margini stabili grazie all’apporto del segmento mobile, ma la valutazione del mercato è ancora troppo elevata. 

Francesco Lavecchia 23/07/2013 | 10:50
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Un secondo trimestre sotto le aspettative non cambia le nostre convinzioni su Google. Big G ha un modello di business vincente e prodotti che catturano il traffico Internet attraverso dispositivi fissi e mobile, ma la sua attuale quotazione è ancora troppo alta. In base alle nostre valutazioni, il mercato le riconosce un premio del 20% circa rispetto alla nostra stime del prezzo obiettivo, e questo ci induce a raccomandare agli investitori di attendere un ulteriore deprezzamento prima di prendere posizione sul titolo. La posizione dominante di Google nella ricerca in rete è il frutto di una tecnologia superiore.

Strategia intelligente
Tuttavia, il vero merito della società americana è stato quello di non vanificare questo vantaggio ma, al contrario, di costruirci attorno un sistema capace di autoalimentarsi. Il browser Chrome fa infatti da supporto al motore di ricerca e agli altri siti della galassia Google, come ad esempio YouTube. Il sistema operativo Android, invece, è il cavallo di Troia che promette di estendere la sua leadership indiscussa nel searching advertising anche al segmento dei dispositivi mobile. La strategia dell’azienda americana è quella di concedere l’utilizzo del sistema operativo attraverso licenza gratuita a tutte le case produttrici di smartphone e tablet che ne fanno richiesta.

Questo  le permette di estendere la presenza dei suoi prodotti e applicazioni anche a questi dispositivi e di ampliare ulteriormente la già vasta mole di dati relativi agli utenti internet, che è il principale catalizzatore per gli investimenti pubblicitari sulla rete. I nostri analisti stimano che, solo nel 2013, gli utilizzatori dei sistemi operativi iOS (Apple) e Android (Google) produrranno un giro d’affari di circa 7,5 miliardi di dollari tra pubblicità e pagamento di contenuti internet. Somma che è destinata ad aumentare con il tempo per effetto della maggior capacità degli inserzionisti di misurare il ritorno del loro investimento pubblicitario sulla rete.

Crescita in doppia cifra
Le aspettative per i prossimi cinque anni sono per una crescita media del fatturato  del 12%, mentre il margine operativo dovrebbe mantenersi stabilmente attorno al 22%. Le riserve maggiori, che giustificano il minor entusiasmo rispetto al mercato, sono legate alla forte dipendenza del gruppo dal fatturato generato dalla ricerca Internet (circa l’80% del totale), oltre che alla capacità di Google di continuare a generare elevati rendimenti del capitale nonostante l’aggressiva politica di investimento in nuovi prodotti e acquisizioni (come ad esempio i Google glass e i nuovi tablet e smartphone che nasceranno dalla collaborazione con Motorola Mobility, acquistata lo scorso anno). Sulla base di queste considerazioni la nostra stima del prezzo obiettivo è di 770 dollari per azione, che implica un rating Morningstar di due stelle, ovvero la raccomandazione di liquidare la posizione sul titolo. 

 

Per consultare l'analisi completa su Google clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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