Pacific Airport (Grupo Aeroportuario del Pacifico, PAC) non fa la siesta. Grazie alle concessioni governative che dal 1998 le garantiscono insieme ad altre società aeroportuali la gestione dei principali aeroporti messicani, PAC riesce a mantenere un livello di profittabilità elevato e a remunerare i propri azionisti con un dividend yield che anche durante la fase di recessione mondiale non è mai sceso sotto il 4%. Al momento le quotazioni di mercato del titolo sono in linea con il nostro prezzo obiettivo, quindi la nostra raccomandazione è quella di mantenere un atteggiamento prudente in attesa di un ulteriore deprezzamento.
Il vantaggio del monopolio naturale
La fortuna di Pacific Airport è di essere tra i pochi gruppi aeroportuali a godere di una concessione governativa (che scadrà nel 2048) per la gestione dei maggiori aeroporti del Paese. Il Messico conta circa 1.400 aeroporti ma circa il 97% del traffico aereo è concentrato nei 35 più grandi. Di questi, 12 sono gestiti dalla PAC e ospitano circa il 27% del totale dei passeggeri che volano da e per il Paese sudamericano. Questo si traduce in elevati rendimenti del capitale (se comparati con la media del settore) e in una straordinaria capacità di generare liquidità nonostante il forte investimento in capitale (circa 20% del fatturato), parte del quale dovuto come parziale contropartita per i diritti di concessione.
Focus sui segmenti profittevoli
Pacific Airport ha sofferto durante gli anni della recessione. Il negativo andamento dell’economia mondiale e la crescita del prezzo dei carburanti hanno determinato in quel periodo il fallimento di molte compagnie aeree, e questo ha ovviamente inciso sul suo fatturato, che per la prima volta negli ultimi 10 anni ha registrato una flessione. Il merito del management del gruppo è stato quello di sfruttare il periodo negativo per adottare decisioni volte a migliore l’efficienza operativa attraverso una maggior razionalizzazione dei costi e la concentrazione degli investimenti in segmenti più profittevoli come quello dei servizi commerciali legati agli aeroporti (ad esempio il parcheggio e il noleggio di auto). Questo, secondo i nostri analisti, dovrebbe contribuire al miglioramento del margine operativo, che nel 2017 è previsto sopra il 49%, e a spingere il fatturato a un ritmo del 6% annuo per i prossimi cinque anni.
Prezzo obiettivo a 50 dollari
I rischi maggiori, invece, sono legati a fattori naturali come i ricorrenti uragani del Pacifico, che potrebbero costringere alla chiusura dell’aeroporto anche per periodi di tempo lunghi, alla crescita del prezzo del carburante, che potrebbe causare nuovi fallimenti tra le compagnie aeree, oltre che alla possibilità che il Governo di Città del Messico conceda nuove licenze ad altri operatori aeroportuali. In base anche a queste considerazioni, la nostra stima del prezzo obiettivo è di 50 dollari per azione, che vale al titolo Pacific Airport un rating Morningstar di tre stelle.
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