Un Enel più debole piace agli investitori

Gli analisti di Morningstar tagliano il rating dell'Economic Moat per il gruppo energetico. Il contesto competitivo è cambiato e per l'azienda ha significato il calo dei margini di profitto. Agli attuali prezzi, però, il titolo risulta essere scontato dal mercato.  

Francesco Lavecchia 03/09/2013 | 10:53
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Tempi duri per Enel, ma buone occasioni per gli investitori. La regolamentazione sempre più stringente da parte del Governo di Madrid, insieme alla negativa congiuntura economica del Vecchio continente, promettono di pesare negativamente e in maniera duratura sulla profittabilità del gruppo energetico.

Moat assente
Per queste ragioni i nostri analisti hanno abbassato il Morningstar Economic Moat rating dell’azienda (che valuta l’ampiezza e la longevità del vantaggio competitivo di una società) da medio ad assente. L’azienda italiana ricava circa il 60% dei suoi utili dalla sua esposizione ai segmenti storicamente molto profittevoli come quello della distribuzione di energie elettrica e gas sia all’interno del territorio nazionale che in Spagna, tramite la controllata Endesa. Guardando però al rendimento del capitale prodotto da queste attività negli ultimi otto anni, notiamo che solo in due esercizi ha superato il costo sostenuto per l’investito. E questo contribuisce a spiegare il drastico calo del margine netto (utile/ricavi di vendita) dall’11,4% del 2005 all’1,05% del 2012.

La Spagna fa cassa con l'energia
La cattiva notizia per Enel è che questo quadro è destinato a peggiorare soprattutto dopo l’entrata in vigore della riforma del comparto energetico in Spagna. Il Governo presieduto da Mariano Rajoy, infatti, data la necessità di colmare il grave deficit del settore, ha provveduto ad innalzare le tariffe per i consumatori e a ridurre gli incentivi per la produzione e distribuzione di energie da fonti rinnovabili. Il gruppo italiano, inoltre, non è stato in grado di rinegoziare con Gazprom i contratti di fornitura di gas in Algeria e Russia, e questo la costringe a sopportare costi di approvvigionamento troppo elevati.

Prospettive future
Alla luce di queste considerazioni i nostri analisti prevedono un margine netto fermo al 3,5% per i prossimi cinque e un rendimento del capitale attorno al 7%, rispetto al 10% a cui l’utility italiana ci aveva abituato negli scorsi anni. Il mercato, però, sembra aver pesato oltremodo il trend negativo della profittabilità del gruppo e ora scambia il titolo a una percentuale di sconto attorno al 20% rispetto al nostro prezzo obiettivo, che ora è pari a 3,10 euro. La nostra raccomandazione, quindi, è quella di cogliere l’occasione offerta dal mercato e di esporsi sul titolo Enel fino a quando le sue quotazioni si manterranno su questi livelli. 

 

Per leggere l'analisi completa sul titolo Enel clicca qui.

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Enel SpA6,80 EUR-0,10Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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