A causa di lavori di manutenzione ordinaria la sezione Portfolio del sito non è al momento disponibile. Ci scusiamo per il disagio.

La Borsa non sa gestire Invesco

I dati del secondo trimestre fanno ben sperare per il prosieguo dell'esercizio, ma il mercato sconta ancora in maniera significativa il titolo dell'asset manager statunitense. 

Francesco Lavecchia 10/09/2013 | 14:52
Facebook Twitter LinkedIn

Il mercato ha penalizzato Invesco nonostante la buona chiusura del secondo trimestre. Dalla pubblicazione dei risultati il titolo ha ceduto in Borsa il 9% e ora è a nostro avviso una delle migliori idee di investimento nel segmento dell’asset management.

Dati in crescita nel II trimestre
Il raffreddamento dell’appetito per il rischio degli investitori, a causa dell’andamento dei mercati nel mese di giugno, rischia di penalizzare i risultati sulla raccolta di capitale gestito, che dovrebbe mantenersi al di sotto delle nostre previsioni di fine anno.

Ciononostante, i dati riportati dalla casa di gestione americana rimangono assolutamente convincenti: gli Aum (asset under management) a fine giugno sono saliti del 12% rispetto a 12 mesi fa, mentre la giacenza media di capitali durante l’anno è migliorata del 14% rispetto al valore riportato nel 2012. Questo, insieme a una riorganizzazione del portafoglio prodotti, ha permesso a Invesco di far crescere i ricavi del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nonostante la vendita della controllata Atlantica Trust, che ha significato la perdita di circa 20 miliardi di euro in AUM.

I meriti del management
Per i prossimi cinque anni i nostri analisti si aspettano che la raccolta possa crescere a un ritmo del 6% annuo, con un impatto sul fatturato di un +8% medio fino al 2017. Queste previsioni conducono a una stima del prezzo obiettivo pari a 35 dollari, che vale alle azioni Invesco un rating di quattro stelle. L’asset manager statunitense ha registrato significati progressi negli ultimi sette anni, ovvero da quando alla sua guida è arrivato Marty Flanagan, Ad e Presidente dal 2005. Suo è stato il merito di puntare all’efficienza operativa come strumento per trainare fatturato e margini di profitto.

Alla fine del primo trimestre, circa il 75% dei fondi gestititi da Invesco ha sovraperformato la media della categoria su un intervallo di uno e tre anni, e questo ha contribuito in maniera sensibile a sostenere la crescita dell’Aum. L’acquisizione da Morgan Stanley del business retail nel 2009 (che comprendeva anche la società di investimenti Van Kampen) ha inoltre offerto la possibilità di fare cross-selling (vendita incrociata di prodotti offerti dalle diverse società del gruppo) e di estendere la presenza sul mercato giapponese. 

 

Per leggere l'analisi completa su Invesco clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Invesco Ltd17,59 USD-0,85Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures