CoStar, l'informazione costa cara

Il gruppo americano gode di una forte posizione di vantaggio all’interno del settore immobiliare, ma il suo titolo è scambiato ad un prezzo quasi due volte superiore al nostro target price. Gli analisti raccomandano la vendita. 

Francesco Lavecchia 24/09/2013 | 12:07
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CoStar, il maggior info provider al mondo nel segmento real estate commerciale, ha registrato da inizio anno una performance superiore all’80%. Il titolo è salito da 89 dollari a 166 grazie alla spinta prodotta dagli ottimi dati trimestrali, che hanno indotto il management a rivedere al rialzo gli obiettivi di fine anno. Ora risulta essere largamente sopravvalutato dal mercato rispetto alla nostra stima del prezzo obiettivo che è pari a 85 dollari per azione. La nostra raccomandazione, quindi, è quella di liberare la posizione o di non entrare sul titolo prima di un sensibile calo delle sue quotazioni.

Leader incontrastata
I risparmiatori, comunque, farebbero bene a tenere sotto osservazione CoStar. Essa, infatti, è tra le pochissime società coperte dai nostri analisti che, grazie all’intelligente gestione del suo management, continua a rafforzare nel tempo la sua posizione di vantaggio all’interno del settore. La sua attività prevede l’impiego di un gran numero di dipendenti, impegnati nella raccolta, manutenzione e gestione di database, ma il gruppo riesce ad ammortizzare l’elevato costo del lavoro grazie ad un bacino di oltre 20.000 clienti in tutto il mondo, tra i quali ci sono anche alcune tra le maggiori società del settore Real Estate, che preferiscono esternalizzare queste attività al fine di razionalizzare i costi di gestione.

Le elevate economie di scala non sono solo difficili da replicare, ma rappresentano una barriera all’ingresso di nuovi operatori. E questa rappresenta una specie di assicurazione sulla sostenibilità dei flussi di cassa futuri della società americana. CoStar, inoltre, cerca costantemente di diversificare la sua offerta di servizi, anche grazie anche a nuove acquisizioni. Ultima tra queste LoopNet, attiva nell’internet marketing.

Margini difficili da stimare
I nostri analisti prevedono che nei prossimi cinque anni il fatturato dell’azienda americana possa progredire ad un ritmo annuo del 17% circa grazie al prezioso contributo offerto dal cross-selling (vendita incrociata) da e verso LoopNet. Nonostante il forte potenziale di crescita del gruppo renda difficile fare una stima sull’evoluzione futura del margine operativo, anche in ragione della possibilità concreta di nuovi acquisizioni, i nostri analisti sono fiduciosi su un suo forte progresso nei prossimi cinque anni. Alla fine del 2017 il rapporto tra reddito prodotto dalla gestione operativa e il totale dei ricavi di vendita dovrebbe salire al 32% dall’11,8% del 2012.

 

 

Per leggere l'analisi completa su CoStar Group clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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