La miglior difesa è il pharma

Il segmento legato alla salute continua a regalare soddisfazioni agli investitori. Merito dei flussi di cassa, ma anche delle operazioni straordinarie. 

Marco Caprotti 02/10/2013 | 11:37
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Giocare in difesa conviene. Almeno con il settore farmaceutico. L’indice Msci del segmento nell’ultimo mese (fino al 27 settembre e calcolato in euro) ha guadagnato l’1,85%, portando a +22,1% la performance da inizio anno. “Il comparto salute è considerato difensivo per via dei suoi flussi di cassa stabili, poiché la gente ha bisogno di curarsi a prescindere dall’andamento dei cicli economici”, spiega una nota di Morningstar. “Se uniamo questo all’invecchiamento della popolazione (soprattutto in alcune zone sviluppate) e l’allargamento della copertura sanitaria in corso negli Stati Uniti, grazie alla riforma di Obama, ci rendiamo conto che il buon momento di questo settore potrebbe continuare”.

La benzina del pharma
Nel medio periodo, intanto, qualche soddisfazione gli investitori se la sono tolta. “Nei tre anni conclusi alla fine di luglio 2013, il settore dell’healthcare ha guadagnato ben il 79%, diventando quindi il settore con la performance più elevata all’interno del paniere Msci World, che ha superato di 36 punti percentuali”, spiega una nota firmata da Nathalie Flury, gestore del fondo JB Health Opportunities Fund di Swiss & Global Asset Management. “Questo movimento non è un rally passeggero. E’ infatti supportato da elementi come l'innovazione di prodotto, lo sviluppo demografico e da una domanda crescente da parte dei paesi emergenti. In questo contesto, anche le procedure di approvazione dei farmaci, diventate più efficienti, hanno un effetto positivo: la durata media di questi iter è più o meno dimezzata rispetto a 20 anni fa. Ci sono poi le fusioni e le acquisizioni che costituiscono un ulteriore fattore trainante”.

Proprio le M&A sono l’elemento tenuto maggiormente sotto osservazione dagli operatori. Soprattutto quelle che coinvolgono il segmento delle biotecnologie e che hanno permesso ai titoli delle aziende più innovative del pharma di guadagnare (in media e a livello globale) nei primi sei mesi dell’anno il 48%.

Non solo medicine
Movimenti di consolidamento si stanno registrando anche in altri sotto-settori del mondo healthcare. Community Health System, il secondo operatore di ospedali degli Stati Uniti, ad esempio, ha lanciato un’offerta da quasi 4 miliardi di dollari per acquistare la concorrente Health Management Associates. L’operazione dovrebbe chiudersi entro il primo trimestre dell’anno prossimo. Sempre rimanendo negli Stati Uniti e nel campo delle operazioni straordinarie, WellPoint (uno dei maggiori erogatori di assicurazioni sanitarie) ha annunciato di aver aumentato di 4,2 miliardi di dollari il suo piano di riacquisto di azioni proprie. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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