L'Italia inciampa sui fondamentali

Il mercato azionario tricolore continua a salire, ma sta solo andando al traino di quello europeo. Il quadro macro resta barcollantre e presto non giustificherà le quotazioni dell'equity. 

Marco Caprotti 16/10/2013 | 14:39
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Piazza Affari continua a correre. Ma la situazione congiunturale dell’Italia non consente di essere troppo ottimisti sul futuro della Borsa milanese. L’indice Msci relativo alla Penisola nell’ultimo mese (fino all’11 ottobre e calcolato in euro) ha guadagnato il 7,5%, portando a +14,3% la performance da inizio anno. Un andamento legato soprattutto alla possibilità di un’uscita dell’Europa dal tunnel della crisi che sta facendo riscoprire agli investitori le valutazioni dei titoli dei paesi periferici. Alla fine, però, si dovrà tornare a parlare di fondamentali macro e la situazione potrebbe cambiare. Soprattutto se dovessero tornare a soffiare venti di crisi politica.

Il quadro macro
Il quadro fornito dall’ultima tornata di dati dell’Istat non è molto rassicurante. La produzione industriale, ad esempio, è scesa dello 0,3% congiunturale ad agosto e del 7,6% tendenziale. L’indice corretto per gli effetti di calendario (a parità di giornate lavorative che sono state 21 contro 22 di agosto 2012) segna un calo del 4,6%. In otto mesi la produzione industriale è scesa del 4%.

Nel secondo trimestre la pressione fiscale ha toccato il livello del 43,8% del Pil, in aumento rispetto al primo trimestre (39,1%) e anche all’anno precedente (42,5%). Il tasso di disoccupazione, ad agosto, è salito ancora al 12,2% (+0,1 punti su mese e +1,5 su anno), segnando un nuovo record. Il tasso di occupazione è fermo al 55,8% (invariato su mese e -0,8 punti su anno). I prezzi alla produzione dei prodotti industriali sono saliti ad agosto dello 0,2% congiunturale e scesi del 2% tendenziale, il calo più consistente da novembre 2009. A settembre, il clima di fiducia delle imprese è salito a 83,3 dall’82 secco di agosto.

Secondo le ultime previsioni del Fondo monetario internazionali, che confermano le stime pubblicate a luglio, il Pil dell'Italia si contrarrà quest’anno dell'1,8%, dopo il -2,4% del 2012, per poi tornare a crescere nel 2014, quando segnerà un +0,7%. Il tasso di disoccupazione si attesterà nel 2013 al 12,5% e nel 2014 al 12,4%, in linea con la media dell’area euro (12,3% nel 2013 e nel 12,2% nel 2014).

L’assalto delle debuttanti
Nel frattempo Piazza Affari si prepara all’assalto delle debuttanti. Ci sono, infatti, una decina di potenziali matricole candidate all'esordio entro fine anno su Aim Italia-Mercato Alternativo del capitale, il mercato non regolamentato di Borsa italiana dedicato alle piccole e medie imprese (dove l’iter di quotazione è più veloce rispetto al listino principale). Dopo Mc-Link, Enertronica, Mondo Tv France, Sacom, Italia Independent group, Industrial Stars of Italy, Digital Magics, Safe Bag e True Energy Wind, è attesa, entro fine ottobre, Ki group (importo dell'offerta intorno a quindici milioni), attiva nel settore dei prodotti biologici. Gala, azienda da oltre 1,2 miliardi di fatturato nel 2013 e attiva nel settore energetico, si sta preparando invece per la fine di novembre. Previste entro fine anno anche le quotazioni di WM Capital (format franchising), Prode (eventi marketing, raccolta 3-5 milioni), Sunshine Investments (investimenti company, raccolta stimata intorno a 10 milioni), Innovateci (8-12 milioni di raccolta), Gruppo Green Poter (energia rinnovabile), Az. leasing, (già quotata sul Marche Libre di Parigi), Essere Benessere (catena di distribuzione parafarmaceutica), Tribo Digitale e il Blue Note (uno dei templi del jazz a Milano).

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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