Nonostante la corsa degli ultimi giorni, in scia alle speculazioni sulla futura svolta liberale dell’economia cinese, le azioni di China Telecom continuano ad essere scambiate sul mercato a prezzi ancora molto vantaggiosi. Le attuali quotazioni si aggirano attorno ai 52 dollari (il prezzo si riferisce all’ADR quotata sul Nyse di New York), su livelli inferiori alla nostra stima del prezzo obiettivo del 15% circa . La raccomandazione degli analisti Morningstar, quindi, è quella di prendere posizione sul titolo.
CDMA, scelta vincente
La compagnia telefonica è uno dei maggiori operatori del settore, ma solo dal 2008, grazie all’acquisizione della CDMA, ha iniziato a competere realmente con i due leader del mercato cinese, China Mobile e China Unicom. In seguito a questa operazione, infatti, China Telecom si è posizionata anche sul mercato mobile, riuscendo così ad offrire ai consumatori un pacchetto di servizi completo, che a nostro avviso è il requisito fondamentale per qualsiasi operatore telefonico, e ad attirare nuovi sottoscrittori attraverso le attività di cross-selling (ovvero la vendita incrociata, che consiste ad esempio nell’offrire servizi di telefonia mobile o di accesso a Internet veloce ai clienti della rete fissa, e viceversa).
Negli ultimi due anni la sua quota di mercato nel segmento mobile è salita al 14%, mentre quella nel segmento 3G ha superato il 30%. China Telecom vanta una posizione dominante nel segmento di rete fissa nelle regioni a sud del Paese. Questo, oltre a costituire una barriera all’ingresso di nuovi operatori, spiega anche la sua forte espansione nei servizi di accesso a Internet veloce (che sfrutta appunto l’infrastruttura di rete fissa), che ora costituiscono il 30% circa del fatturato aziendale.
Crescita in doppia cifra
I nostri analisti sono convinti che questo, e il segmento 3G, saranno la principali leve di crescita per China Telecom. Grazie all’espansione demografica, e in particolare della classe media del Paese, aumenterà la domanda per i servizi di banda larga e per telefoni di nuova generazione, spingendo il fatturato della compagnia telefonica a un ritmo del 13% annuo fino al 2017. Il margine operativo, invece, è previsto stabile attorno al 20% in quanto l’effetto positivo prodotto dall’aumento dei ricavi di vendita sarà compensato dai maggiori costi per gli investimenti nel marketing.
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