I libri Pearson non temono il digitale. Il gruppo britannico, a cui fa capo anche il Financial Times , ricava gran parte del suo fatturato dal business legato all’istruzione e in particolare dalla pubblicazione di materiale didattico e dalla fornitura di tecnologie e servizi relativi all’insegnamento e a programmi di apprendimento elettronici.
Mercato con alte barriere all'ingresso
Nonostante l’avvento dei dispositivi mobili anche nelle strutture scolastiche comporterà il graduale passaggio dai libri cartacei a quelli in formato digitale, il nostro analista Michael Corty è fiducioso nelle prospettive di lungo termine dell’azienda: “Pearson cattura ogni anno il 30% circa del mercato delle nuove adozioni di materiale didattico.” Spiega Corty, che aggiunge: “Date le elevate barriere all’ingresso di nuovi competitor, continuerà con tutta probabilità a mantenere salda la sua posizione anche nei prossimo futuro”. Negli Usa ogni cinque anni si rinnova il bando per l’adozione dei programmi educativi di ogni materia e, in circa la metà degli stati, le scuole pubbliche devono acquistare programmi che sono stati già adottati a livello statale se vogliono beneficiare dei finanziamenti statali. E questo gioca a favore di quelli offerti da società già attive nel settore come Pearson.
La partecipazione a questi bandi, poi, può costare centinaia di milioni di dollari e quindi solo i le maggiori società del settore hanno la forza finanziaria per competere in modo efficace. “Pearson ha investito ingenti capitali nell’avanzamento tecnologico della sua offerta e questo le permetterà di uscire indenne dal periodo di transizione verso i formati di testo digitali, anche in virtù del fatto che questo passaggio avverrà con tempistiche più lente nel segmento dell’istruzione primaria e secondaria che è il suo core-business”. Sottolinea Michael Corty,
Crescita grazie ai mercati internazionali
Il gruppo britannico produce circa il 60% del suo giro d’affari negli Stati Uniti, ma il suo mercato internazionale è quello che promette di sostenere la crescita del fatturato nel medio-lungo termine. Il nostro analista si aspetta che i ricavi possano salire nei prossimi cinque anni ad un ritmo del 4% annuo, e che il margine operativo si mantenga mediamente attorno al 18%. In base a queste previsioni la stima del prezzo obiettivo è di 12,50 sterline. Il titolo Pearson quotato sul London Stock Exchange è al momento scambiato attorno alle 13,43 sterline e quindi la nostra raccomandazione è quella di attendere un ulteriore deprezzamento prima di prendere posizione.
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