La spending review delle famiglie europee non preoccupa Nestlé. Il colosso svizzero del cibo confezionato studia una nuova strategia per mantenere elevati margini di profitto sui mercati occidentali e punta a quelli emergenti per sostenere la crescita del fatturato. Il titolo quotato sulla Borsa di Zurigo è scambiato con uno sconto del 10% rispetto al nostro prezzo obiettivo di 71 franchi svizzeri e la raccomandazione dei nostri analisti è quella di prendere posizione.
Le previsioni dell'analista
Dopo i negativi risultati del 2010 e del 2011, Nestlé sembra aver ripreso la sua marcia. Nei prossimi anni la crescita nei paesi del Vecchio continente continuerà a essere contenuta ma gli investimenti in innovazione del prodotto annunciati dalla società dovrebbero garantire il mantenimento di elevati livelli di profittabilità anche nel lungo termine. Il fatturato ricavato sui mercati emergenti, invece, è visto in salita a un ritmo del 10% per i prossimi cinque anni. Questo dovrebbe consentire al gruppo elvetico di riportare nei prossimi tre anni il proprio giro d’affari sui livelli del 2009, superando i 104 miliardi di franchi svizzeri, e di migliorare anche il margine operativo dal 15% al 16%.
Strategia di lungo termine
“Nestlé riesce ad abbinare elevate economie di scala, grazie ad un portafoglio di 20 marchi che generano ognuno circa un miliardo di franchi svizzeri ogni anno, ad una tra le reti distributive più ampie tra le società attive nel settore dei beni di consumo, e questo le garantisce una posizione estremamente vantaggiosa rispetto ai competitor”. Sostiene la nostra analista Erin Lash.
“Nonostante la sua posizione di leadership, il gruppo svizzero non sembra volersi sedere sugli allori, ma continua a cercare nuove opportunità di investimento per migliorare ulteriormente il suo posizionamento. Recentemente ha infatti annunciato l’intenzione di voler rilevare le attività legate all’alimentazione infantile di Pfizer, un business che genera circa l’85% delle sue vendite nei paesi emergenti.” Oltre alle nostre previsioni sull’evoluzione futura dei ricavi di vendita e sui margini di profitto, sulla stima del prezzo obiettivo gioca un peso importante anche la rivalutazione della partecipazione del 30% nel capitale sociale della società francese L’Oreal pari a 9 franchi svizzeri.
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