Seduta negativa per i listini asiatici, con l’indice Msci della regione che ha ceduto lo 0,4%. Gli ultimi dati macro degli Usa hanno superato le attese degli analisti e, nonostante nel Beige Book la Federal Reserve abbia definito il miglioramento del quadro economico tra il “modesto e il moderato”, gli operatori sembrano avere timore di un tapering anticipato del piano di acquisti di titoli di stato. A Tokyo, l’indice Nikkei ha perso l’1,5% anche in ragione di un nuovo rafforzamento dello yen che ha fatto scattare le vendite sui titoli maggiormente dipendenti dal commercio estero. Negative anche le Borse cinesi. Hong Kong ha chiuso piatta a -0,07%, mentre Shanghai si è fermata a -0,21%.
Piazza Affari a tutta energia
Partenza in ribasso sulle principali piazze finanziarie del Vecchio continente. L’attesa della giornata è rivolta alla decisone sui tassi d’interesse da parte della Banca centrale europea e della Bank of England. Gli analisti sembrano tutti concordi sulle intenzioni del presidente della Bce, Mario Draghi, di posticipare al prossimo anno un eventuale ulteriore taglio del costo del denaro, ma la conferenza che si terrà nel primo pomeriggio servirà a capire tempi e modalità degli interventi dell’istituto nei prossimi mesi. Apertura piatta a Piazza Affari. Alla buona intonazione dei titoli del comparto energetico, con Saipem ed Enel in testa, fanno da contraltare i ribassi di Telecom Italia e Fiat.
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