Seduta volatile per Wall Street. I dati positivi, con il Pil in aumento superiore alle previsioni e le richieste iniziali di sussidi ancora in ribasso, porta gli investitori a interrogarsi sulle decisioni della Federal Reserve. Il clima di nervosismo è stato alimentato dal governatore della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, secondo cui il tapering (la riduzione delle iniezioni di liquidità) sarà sul tavolo delle discussioni durante il prossimo meeting del 17 e 18 dicembre.
Da segnalare anche gli ordini alle fabbriche che sono calati in ottobre dello 0,9%, a quota 486,9 miliardi di dollari, contro le attese di una flessione dell’1%. Il dipartimento del Commercio ha invece rivisto a +1,8% (da +1,7%) la performance di settembre.
Europa debole
Nel Vecchio continente, seduta negativa per le Borse di Eurolandia, a cui non è bastata la decisione della Bce di non toccare i tassi dai minimi storici. L’Eurotower, intanto, ha alzato la stima sul Pil dell'Eurozona che, l’anno prossimo, dovrebbe crescere dell’1,1% rispetto al +1% previsto a settembre. Per il 2015 si parla di un +1,5%, mentre per quest'anno le indicazioni sono per un -0,4%. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha detto che la ripresa comunque sarà lenta e questo ha influito sull’umore dei mercati che si aspettavano notizie più incoraggianti.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,7%, debole Telecom dopo che le autorità di controllo del Brasile hanno multato Telefonica, imponendo la vendita delle attività nel paese sudamericano o l’uscita da Telco (la holding che controlla il gruppo tlc italiano). Giù anche le banche e Fiat che ieri aveva guadagnato approfittando del buon andamento delle vendite di Chrysler in Usa.
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