Prosegue con il segno più la seduta della maggior parte delle Borse europee. Gli operatori sono in attesa di conoscere i dati mensili relativi all’occupazione in Usa. Un elemento ritenuto importante per chiarire finalmente quale sarà il futuro delle iniezioni di liquidità della Federal Reserve alla prima economia del mondo. L’orientamento prevalente è quello di vedere il bicchiere mezzo pieno: se il dato sarà positivo la Banca centrale Usa probabilmente smetterà di pompare denaro, ma vorrà comunque dire che la congiuntura si è ripresa.
A Piazza Affari pesa Mps
A Milano è di nuovo una giornata di passione per le azioni di Banca Mps, che accusano un ribasso del 3,4% attestandosi a 0,16 euro. I volumi, ancora una volta, sono elevati: sono già state trattate oltre 207 milioni di azioni, contro una media dell'ultimo mese di 185 milioni di pezzi (media che si è ingrossata dopo i forti scambi delle ultime sedute). A penalizzare i titoli è la prospettiva dell’aumento di capitale da 3 miliardi che dovrà essere approvato dall’assemblea del prossimo 27 dicembre. Ad oggi non sono chiare le mosse della Fondazione, che detiene poco più del 33% delle azioni della banca senese. In discesa anche Fiat e Generali.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno più. L’atteggiamento degli operatori europei probabilmente sarà condiviso da quelli che lavorano oltre l’Atlantico. Gli analisti, inoltre, non escludono delle ricoperture dopo le discese degli ultimi giorni.
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