Exelon è ben posizionata per beneficiare della risalita del prezzo dell’energia e la raccomandazione dei nostri analisti è quella di comprare. Il gruppo americano ha pesantemente sofferto la debolezza del mercato dopo i massimi raggiunti nel 2008, ma promette di ritornare a creare valore per i suoi azionisti non appena il mercato tornerà a normalizzarsi. “Nel 2014 prevediamo un ulteriore calo degli utili, in scia al negativo risultato d’esercizio atteso per quest’anno” dice Travis Miller, analista azionario di Morningstar.
“In base alle nostre previsioni, secondo le quali il prezzo del gas e quello dell’elettricità dovrebbero salire rispettivamente a 5,4 e a 5 dollari, la profittabilità di Exelon è destinata a registrare un sensibile miglioramento nel 2016. Questo supporta la nostra stima del prezzo obiettivo pari a 42 dollari per azione che, date le attuali quotazioni del mercato, vale a Exelon un rating Morningstar di cinque stelle”. La società americana è il principale produttore di energia nucleare del paese e questo le garantisce una forte posizione di vantaggio.
Il vantaggio nasce dal nucleare
Costruire nuove centrali richiede ingenti investimenti e tempi lunghi di esecuzione che scoraggiano l’ingresso di nuovi competitor. Inoltre, Exelon riesce a produrre su larga scala e questo le permette di realizzare economie di costo difficilmente replicabili. Il nucleare, poi, resta la fonte energetica più conveniente sul mercato grazie ai suoi bassi costi di produzione e alle sue ridotte emissioni di gas rispetto ai combustibili di natura fossile, e questo è garanzia di elevati rendimenti del capitale non appena i prezzi di mercato torneranno a normalizzarsi.
Exelon è attiva anche nella distribuzione di energia, un mercato regolamentato dalle autorità americane che garantisce alla società margini di profitto sufficientemente elevati e stabili nel tempo. Exelon ha acquisito nel 2012 la società americana Constellation e in questo modo ha rafforzato la sua posizione in questo segmento che a nostro avviso le permetterà di attenuare il negativo impatto sui suoi margini di profitto derivante dal cattivo andamento dei prezzi di gas ed energia.
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