Tutti in attesa della Fed

In Europa prevale l'incertezza in attesa che la Banca centrale Usa dica qualcosa sul futuro delle iniezioni di liquidità. La moneta unica forte pesa sui titoli dell'export. A Milano prese di beneficio su Mps. 

Marco Caprotti 11/12/2013 | 13:16
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Prosegue all’insegna della cautela la seduta delle Borse europee. Gli operatori, prima di prendere posizione, preferiscono aspettare le mosse delle Banche centrali. Gli occhi sono puntati sulla riunione della Federal Reserve di settimana prossima dalla quale potrebbero uscire novità sul futuro delle iniezioni di liquidità negli Stati Uniti. Sulle contrattazioni nel Vecchio continente pesa anche il rafforzamento dell’euro che condiziona i titoli legati alle esportazioni. A Milano debole Mps. Credit Suisse ha abbassato il target sulle azioni da 0,14 a 0,13 euro. Yoox, invece, festeggia il futuro ingresso nel Ftse Mib, da cui invece usciranno Diasorin e Parmalat. Il paniere che racchiude le società a più elevata capitalizzazione e liquidità del listino milanese tornerà così a quota 40 titoli, saliti a 41 lo scorso 1 ottobre dopo lo spin off di World Duty Free da Autogrill.

New York cauta
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà all’insegna della cautela. Repubblicani e democratici, nel corso della notte, hanno trovato un accordo bipartisan sul budget, la legge finanziaria degli Stati Uniti. L'intesa era saltata troppe volte, facendo perdere miliardi di dollari all'America e portando lo scorso ottobre il Paese allo shutdown, la chiusura parziale del governo federale per mancanza di fondi. La notizia dell’accordo, positiva in sé, ha però riacceso le preoccupazioni relative alla riduzione degli aiuti della Fed (il cosiddetto tapering). 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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