Seduta debole per le Borse asiatiche, indebolite dalle speculazioni sempre più insistenti di un tapering anticipato da parte della Federal Reserve. I dati macro americani delle ultime settimane hanno mostrato un miglioramento significativo dell’economia americana: il Pil è cresciuto oltre le aspettative, il tasso di disoccupazione è sceso sensibilmente e anche le vendite al dettaglio (aggiornamento di ieri) hanno mostrato il rafforzamento della spesa in consumi. La Banca centrale statunitense aveva annunciato un ridimensionamento della sua politica monetaria non appena il quadro macro avesse mostrato un miglioramento convincente, e questi dati rappresentano più di un indizio che questo possa avvenire già nella riunione della Fed prevista per la prossima settimana.
Tokyo guadagna lo 0,4%
A Tokyo, l’indice Nikkei ha guadagnato lo 0,4% grazie alla spinta prodotta dal deprezzamento dello yen, che durante la seduta ha toccato il livello più alto (103,88 yen per un dollaro) dal 2008, e dal dato relativo alla produzione industriale del mese di ottobre, vista al rialzo rispetto alla prima lettura. Contrastate le Borse cinesi. Shanghai ha perso lo 0,31%, mentre Hong Kong ha fatto segnare +0,12%.
Piazza Affari positiva grazie ai bancari
I listini di Eurolandia in territorio positivo dopo un avvio debole. In una giornata avara di aggiornamenti macro, gli operatori si aspettano un’altra seduta caratterizzata da piccoli riposizionamenti dopo le perdite registrate nella settimana. A Milano, il Ftse Mib apre in rialzo a +0,5% grazie alla buona intonazione dei bancari e dagli acquisti su Fiat e Snam. In ribasso Tod’s. Prese di beneficio su World Duty Free.
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