Occhio alla trappola del dividendo. Molti risparmiatori investono in titoli high yield nella speranza di beneficiare di un flusso di liquidità costante nel tempo, ma il rischio è quello di imbattersi in aziende con deboli fondamentali che utilizzano la cedola elevata solo per attrarre capitale. In questo caso, non solo si andrebbe incontro alla possibilità che la società non sia in grado di garantire lo stesso livello di dividend yield anche nel futuro, ma anche di patire una forte perdita in conto capitale. Meglio, quindi, preferire aziende con una politica di dividendo disciplinata, che è solitamente garanzia di una sostenibilità del dividendo nel medio/lungo periodo.
GDF Suez premiata dalla diversificazione
L’utility francese GDF Suez e la società energetica Boardwalk Pipeline Partners hanno uno yield tra i più alti sul mercato (rispettivamente 9,09% e 8,64%) e una cedola costante o, come nel caso di Boardwalk, addirittura crescente nel tempo. A cui poi si aggiunge la convenienza delle loro quotazioni di mercato. GDF, ad esempio, è scambiata a un tasso di sconto del 25% rispetto alla nostra stima del prezzo obiettivo che è di 22 euro. Dopo l’acquisizione di International Power nel 2012, il gruppo francese è diventato uno tra i maggiori distributori di energia al mondo nel periodo peggiore per il settore, indebolito dai bassi prezzi di gas ed elettricità.
Dal 2010 a oggi, il margine operativo ha registrato un brusco calo, passando dall’11,24% al 7,35%. ma i nostri analisti stimano che il gruppo transalpino possa ritornare sui livelli di tre anni fa grazie alla crescita dei volumi di produzione di gas e petrolio e a una razionalizzazione dei costi di gestione. GDF Suez, inoltre, ha un modello di business tra i più diversificati del settore, e questo le garantisce flussi di cassa costanti nel tempo e quindi la possibilità di mantenere una disciplinata politica di dividendo.
Boardwalk garantisce stabilità
Un discorso analogo vale anche per Boardwalk Pipeline Partners, la compagnia energetica attiva nel segmento “midstream” (trasporto e storaggio di gas e petrolio). Il negativo trend del prezzo delle materie prime ha pesato fortemente sulla quotazione delle sue azioni, che continuano a essere negoziate a prezzi significativamente inferiori rispetto alla nostra valutazione che è di 30 dollari.
A nostro avviso il mercato non sta adeguatamente valutando le prospettive future del gruppo statunitense che, dopo tre anni di crescita moderata, dovrebbe riprendere a correre nel 2014, migliorando in questo modo anche i suoi margini di profitto. Oltre alla progressiva risalita del prezzo del greggio e del gas naturale, i nostri analisti valutano positivamente il fatto che Boardwalk generi l’80% del suo fatturato da contratti di lungo termine, condizione che garantisce flussi di cassa stabili nel tempo, e che possa trarre vantaggio dagli investimenti fatti negli ultimi anni in nuovi giacimenti di gas naturale.
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