Bocciati dal mercato, promossi da Morningstar. A volte le Borse reagiscono in maniera scomposta a piccoli passi falsi di aziende che presentano invece solidi fondamentali e buone prospettive di crescita. Tra i titoli che nel 2013 hanno scalato la classifica delle nostre migliori idee di investimento troviamo quelli legati alle materie prime - che hanno pagato il trend negativo del prezzo - e quelli appartenenti al settore auto e beni di consumo, penalizzati dalla contrazione della spesa delle famiglie.
Buenaventura vale oro
Buenaventura Mining, gruppo minerario peruviano, ha ceduto il 70% della sua capitalizzazione di mercato da inizio anno e ora le sue azioni sono scambiate a prezzi scontati di oltre il 60% rispetto alla nostra stima del prezzo obiettivo che è di 29 dollari. Come tutte le aziende del settore, anche Buenaventura ha pagato l’effetto congiunto del drastico calo del prezzo dell’oro e del negativo andamento dei mercati emergenti, ma i nostri analisti sono fiduciosi sulle dinamiche di medio-lungo termine del titolo. La compagnia peruviana, infatti, detiene una delle miniere di argento più prolifiche al mondo e ha il vantaggio di poter produrre a costi di estrazione sensibilmente inferiori alla media. Sebbene il prezzo di oro e argento sia previsto solo in lieve crescita nei prossimi anni, Buenaventura ha in cantiere numerosi progetti di estrazioni e questo supporta le nostre previsioni di lungo periodo.
Realty Income promette stabilità
Realty Income Corporation è diventata una buona occasione di investimento in seguito al trend negativo registrato dal suo titolo negli ultimi sette mesi, quando le sue quotazioni sono passate dai 55 dollari di fine maggio agli attuali37 dollari. La recente acquisizione di unità immobiliari per circa 500 milioni di dollari ci lascia fiduciosi sulle prospettive di lungo termine del gruppo statunitense sia in un’ottica di crescita del fatturato, che i nostri analisti stimano possano salire a un ritmo medio dell’17% nei prossimi cinque anni, che in termini di miglioramento dei margini operativo, che dovrebbe passare dall’attuale 57% al 90% nel 2022. Realty Income ha una politica di investimenti molto conservativa che punta alla massimizzazione del rendimento del capitale. Il gruppo, infatti, investe in unità immobiliari nelle migliori zone per il commercio in modo da mantenere alto il livello di occupazione delle sue proprietà. Questo si traduce nei suoi bilanci in margini di profitto elevati e flussi di cassa consistenti nel tempo. I nostri analisti stimano per il titolo della società statunitense un prezzo obiettivo pari a 44 dollari e questo significa che attualmente il mercato sconta le azioni di Realty Income del 15% circa.
United Breweries, leader cileno della birra
Più numerose, invece, sono le promozioni nel settore beni di consumo. United Breweries Company è il primo produttore di birra in Cile. Detiene una quota di mercato dell’80% ed è l’unica azienda a poter vantare una rete di distribuzione in grado di coprire tutto il territorio nazionale, che riesce inoltre a sfruttare anche per la vendita di altri suoi prodotti come vino, distillati e bevande non alcoliche. I nostri analisti si aspettano che la società sia in grado di beneficiare del crescente consumo di bevande alcoliche in Cile e che migliori progressivamente anche la sua profittabilità. Il mercato, a nostro avviso, ha invece scontato oltremodo il calo del margine operativo negli ultimi trimestri. Da inizio anno il titolo ha ceduto oltre il 20% ed è ora negoziato con uno sconto del 25% rispetto alla nostra stima del prezzo obiettivo che è di 30 dollari.
Unilver punta sugli emergenti
Nel caso di Unilever, passata da due a quattro stelle di rating Morningstar, non si è trattata di una bocciatura del mercato ma di una promozione da parte dei nostri analisti che hanno alzato la stima del prezzo obiettivo da 34 a 45 dollari in seguito al miglioramento della sua posizione all’interno del settore. Ecco perché, nonostante un rendimento dell’1,5% da inizio anno, il titolo resta scontato dal mercato del 15%. L’azienda americana è il terzo produttore al mondo di cibo confezionato alle spalle di Nestlé e Mondelez e uno dei leader nel comparto dei prodotti per la casa e la cura personale grazie ad un portafoglio di circa 14 marchi che rendono ciascuno un miliardo di dollari circa all’anno e una rete di distribuzione difficilmente replicabile dai suoi competitor. Anche in base a queste considerazioni i nostri analisti stimano una crescita media del fatturato del 4,5% nei prossimi cinque anni, aiutata dal forte contributo offerto dai mercati emergenti, il cui fatturato è destinato a superare quello ricavato nei paesi occidentali, e un lieve miglioramento del margine operativo.
Promozione per Group 1 Automotive
Group 1 Automotive, uno dei maggiori concessionari di auto negli Usa, è il secondo caso di promozione da parte dei nostri analisti, i quali hanno alzato la stima del prezzo obiettivo da 66 a 89 dollari in ragione delle migliori previsioni sui futuri flussi di cassa prodotti dall’azienda in seguito ad una diversa riclassificazione di alcune passività di bilancio. Al momento, però, il mercato sconta il titolo del gruppo statunitense del 20% circa, nonostante negli ultimi 12 mesi abbia guadagnato in Borsa il 10%. Group 1 ha un modello di business molto diversificato, tra la vendita di auto nuove, usate e pezzi di ricambio, che gli ha permesso di soffrire meno il negativo momento del mercato e che gli garantisce margini di profitto e flussi di casa stabili nel tempo. In più, la ripresa dei consumi negli Stati Uniti dovrebbe risollevare le vendite di auto e i nostri analisti stimano che il suo fatturato possa crescere mediamente del 9% nei prossimi cinque anni.
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