Cenovus (CVE) è in prima fila per approfittare della crescita del business dell’oil sand, ma il mercato sembra non essersene accorto. Il titolo è infatti scambiato attorno ai 27 dollari per azione, mentre i nostri analisti stimano un prezzo obiettivo pari a 40 dollari. E questo significa un apprezzamento potenziale del 35%, al quale si aggiunge un dividend yield del 3,4%.
Leader nell'oil sand
CVE è uno dei maggiori operatori attivi nella regione canadese di Alberta, dove riesce a ricavare greggio dalle sabbie bituminose presenti lungo gli argini del fiume Athabasca attraverso il metodo in situ, in base al quale viene iniettato vapore in profondità in modo da dividere la sabbia dal bitume per poi pomparlo in superficie. I nostri analisti apprezzano la capacità di Cenovus di produrre a costi molto competitivi, nonostante l’estrazione di greggio dal bitume sia un procedimento molto costoso rispetto a quello tradizionale della trivellazione. Tuttavia il livello ancora basso dei prezzi di vendita del prodotto finito non permettono al gruppo canadese di tradurre questo vantaggio di costo in elevati rendimenti del capitale.
Gli investimenti limitano la profittabilità
“Nei prossimi dieci anni Cenovus destinerà svariati miliardi di dollari alle sue attività del segmento oil sand, ma tali investimenti si tradurranno in un amento della produzione solo dopo quattro o cinque anni, e questo si ripercuoterà anche sui tassi di crescita del fatturato, che nei prossimi anni è previsto in calo”, dice l’analista di Morningstar David McColl. “A limitare l’espansione dei margini di profitto del gruppo canadese contribuiscono anche le condizioni del mercato locale, dove il greggio ricavato dal bitume viene negoziato a prezzi meno convenienti che altrove”.
La nostra valutazione, comunque, si basa sulle potenzialità di crescita dell’azienda nel lungo periodo, data la ricchezza di bitume presente nella regione in cui opera, oltre che sulla possibilità per Cenovus di raggiungere i mercati della costa occidentale degli Stati Uniti attraverso gasdotti o trasporto ferroviario. Investimento, questo, che gli permetterebbe di vendere a margini di profitto più alti. Il gruppo canadese è inoltre impegnato nelle attività cosiddette downstream (raffineria), la cui profittabilità è vista in forte aumento nei prossimi quattro-cinque anni.
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