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Il mercato stravede per City National

La banca californiana punta alla crescita per acqusizione, ma questa strategia potrebbe rivelarsi rischiosa. Negli ultimi dodici mesi il titolo ha guadagnato oltre il 50% e ora il prezzo è troppo elevato.

Francesco Lavecchia 21/01/2014 | 14:50
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City National investe in nuove acquisizioni per spingere il fatturato, ma questa strategia alimenta i rischi di un’attività per sua natura molto legata ai destini dello Stato americano della California. La recente acquisizione della Rochdale Investment Management ha l’obiettivo di aumentare il peso dell’Asset management sul turnover complessivo (il segmento al momento pesa per il 20%), ma il pericolo a cui la banca americana potrebbe andare incontro, nel caso in cui il management decidesse di continuare con questa politica, è quello di comprare a valutazioni troppo elevate o di fallire nell’integrazione di nuove attività all’interno del gruppo.

Il business di City National è fortemente concentrato in California. Questo ha determinato un calo dei margini di profitto all’indomani dello scoppio della crisi finanziaria negli Usa, e continua ancora adesso a limitare la sua profittabilità, data la lenta ripresa economica dello Stato americano che, nel 2010, è stato a un passo dal fallimento. Il suo forte radicamento territoriale e la profonda conoscenza della piccola e media impresa locale, tuttavia, gli hanno fatto guadagnare la fiducia del mercato. Le aziende riconoscono la competenza di City National nel guidare le loro scelte di investimento e questo fa sì che la banca americana riesca a finanziare le sue emissioni di prestiti a costi molto bassi.

Le previsioni dell'analista
“Nei prossimi anni il miglioramento della congiuntura economica permetterà all’istituto di credito di ottenere spread più elevati sui prestiti, e questo produrrà rendimenti del capitale più alti”, dice Gaston F. Ceron analista azionario di Morningstar. “Una crescita media del 3% del fatturato, unita a una disciplinata politica dei costi di gestione, dovrebbe inoltre migliorare l’efficienza operativa della banca, misurata dal calo dell’efficiency ratio (pari al rapporto tra costi di gestione e fatturato)” . La raccomandazione del nostro analista, comunque, è di non esporsi sul titolo. Negli ultimi 12 mesi la banca americana ha visto salire le sue quotazioni di oltre il 50% e ora le sue azioni sono scambiate a prezzi di mercato significativamente superiori alla nostra stima del prezzo obiettivo che è di 61 dollari. 

 

Per leggere l'analisi completa su City National clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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