Siemens inizia a soffrire la concorrenza delle imprese del settore hi-tech e questo rischia di intaccare la sua posizione all’interno del comparto manifatturiero. Il gruppo tedesco ricava più del 50% del fatturato complessivo dal segmento industria e da quello energia e ha costruito la sua reputazione grazie all’offerta di prodotti e soluzioni in grado di superare la concorrenza grazie ad un contenuto di innovazione tecnologica difficilmente replicabile. Il grado di differenziazione dei suoi prodotti, inoltre, è molto alto e questo le permette di mantenere margini di profitto superiori alla media.
In alcuni business, però, Siemens inizia ad avvertire la minacciosa presenza di società altamente specializzate nella produzioni di software che hanno deciso ora di investire trasversalmente su settori lontani dal loro core-business. Google, ad esempio, ha acquisito Nest Labs per entrare nel mercato della domotica e delle gestione energetica , mentre Samsung è entrato in quello dell’health care. Negli ultimi 13 mesi, però, il titolo ha guadagnato oltre il 20%, salendo oltre il 10% rispetto alla stima del prezzo obiettivo dei nostri analisti che è di 87 euro per azione.
Le previsioni dell'analista
“Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo che la domanda di infrastrutture, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, e l’ulteriore sviluppo delle energie alternative facciano da traino alla crescita del fatturato del gruppo tedesco”, dice Danile Holland analista azionario di Morningstar. "I ricavi dovrebbero registrare un progresso medio del 4%, mentre il margine operativo salirà dal 9%, riportato nel 2012, all’11% nel 2017”.
I rischi maggiori sono legati alla forte dipendenza della sua attività dall’andamento del ciclo economico, e la debole congiuntura in Europa costituisce uno dei maggiori freni alla crescita del fatturato. Recentemente il management ha annunciato l’intenzione di adoperarsi per il miglioramento della sua profittabilità ma, nonostante molti tentativi di ristrutturare i costi di gestione e tagliare segmenti secondari, a nostro avviso c’è ancora spazio per snellire la struttura della società.
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