Le deludenti previsioni per il primo semestre preannunciano un altro anno di sofferenza per Qantas Airways. I numeri forniti dal management della compagnia aerea australiana parlano di una perdita tra i 250 e i 300 milioni di dollari australiani e lasciano intravedere un passivo ancora più pesante per fine esercizio, considerato che la seconda parte dell’anno è generalmente la più debole. I nostri analisti hanno stimato per il 2014 una perdita di circa 645 milioni, riducendo anche le aspettative per il 2015. Nonostante l’annuncio dell’azienda abbia fatto calare le quotazioni del titolo di circa il 10%, le azioni del vettore continuano a essere scambiate a valori di mercato superiori al nostro prezzo obiettivo.
Qantas è la compagnia di bandiera del Paese. E’ leader indiscussa all’interno dei confini domestici grazie ad una quota di mercato di quasi il 65%, e controlla il 25% circa del traffico internazionale da e verso il Paese. Questi numeri, però, stridono con i bassi margini di profitto dell’azienda. Per mantenere la sua posizione dominante in Australia, infatti, Qantas ha aggiunto nuovi voli nonostante vi fosse già un eccesso di offerta. “Questa strategia non è praticabile all’infinito, dato il suo negativo impatto sulla stabilità finanziaria dell’azienda, e ha avuto l’effetto di spingere ulteriormente al ribasso le tariffe a danno dei margini di profitto”, dice Peter Rae analista azionario di Morningstar.
Rotte internazionali in perdita
Il segmento internazionale, poi, è il vero tallone d’Achille di Qantas. La sua fetta di mercato è calata drasticamente negli ultimi 10 anni (era del 34% nel 2002), e continua a soffrire la concorrenza delle compagnie aeree asiatiche e del Medio Oriente. “Nei prossimi cinque anni prevediamo un progresso medio del fatturato attorno al 2%, mentre i margini di profitto continueranno a mantenersi bassi”, aggiunge Rae. “ I risultati delle compagnie aeree dipendono da molte variabili, alcune di esse non controllabili dal management, come ad esempio il costo del carburante o la congiuntura economica del paese. Per questo motivo è molto difficile fare stime a lungo termine. La nostra raccomandazione, quindi, è quella di esporsi sul titolo solo in presenza di un significativo margine di sicurezza sul nostro prezzo obiettivo”.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.