Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. Le vendite colpiscono in particolare il settore auto e, più in generale, il comparto dei beni durevoli. Male anche minerari e banche. Milano riesce a contenere i danni grazie a Enel e ai finanziari.
Secondo gli operatori sono ancora i timori per l’andamento dell'economia cinese, dopo il deficit a sorpresa della bilancia commerciale di due giorni fa, e le preoccupazioni per la questione ucraina a prevalere in una giornata piuttosto fiacca sotto il profilo dei dati macroeconomici sia europei sia americani. Uno scenario che, secondo i trader, fornisce l’occasione per mutare o alleggerire le posizioni. Bisogna però, aggiungono, prestare attenzione ai singoli casi aziendali in occasione della presentazione dei bilanci.
New York prudente
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà all’insegna della prudenza. Gli operatori Usa sono in attsa di vedere cosa uscirà dall’incontro fra il presidente Barack Obama e il primo ministro ad interim ucraino Arseniy Yatsenyuk. La tensione fra il paese dell’est Europa e la Russia, spiegano gli analisti, anche in questo caso sarebbe l’occasione per portare a casa un po’ di profitti e far raffreddare le valutazioni dell’equity.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.