I listini asiatici mancano il rimbalzo. Dopo le forti perdite registrate ieri, l'indice Msci della regione ha guadagnato solo lo 0,2%, appesantito dai nuovi dati sull'economia cinese. La produzione industriale, infatti, è cresciuta sotto le attese e le vendite al dettaglio hanno registrato il progresso più basso dal 2004.
A questo, poi, si aggiungono le tensioni sul mercato del credito che minacciano l'obiettivo di crescita del 7,5% fissato da Pechino per il 2014. Hong Kong ha ceduto lo 0,67%, trainata dalla debolezza del comparto minerario. Shanghai, invece, ha recuperato l’1,07%. Tokyo ha chiuso in leggera flessione a -0,1%.
Generali raddoppia il dividendo
Avvio in leggero rialzo per i listini di Eurolandia. Gli operatori attendono i dati macro americani sulle richieste per i sussidi di disoccupazione e sulle vendite al dettaglio e intanto si riposizionano dopo le vendite dei giorni scorsi. I fattori di incertezza sul mercato permangono e sono rilevanti: dal rallentamento della Cina alla crisi in Crimea. Gli investitori potrebbero prendersi una piccola pausa prima di tornare a acquistare.
A Piazza Affari il Ftse Mib segna +0,23% grazie alla buona intonazione dei titoli del comparto finanziario. Su tutti, quelli delle banche popolari e di Generali, che ha beneficiato dei conti del 2013 e del raddoppio del dividendo. Male Campari che cede oltre il 2% e Tod’s.
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