Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. Gli investitori preferiscono mantenere un atteggiamento prudenza in attesa del referendum che, domenica, dovrà decidere se la Crimea si staccherà dall’Ucraina per unirsi alla Russia. L’esito rischia di accentuare le tensioni fra Kiev e Mosca. A peggiorare la situazione ci sono i problemi della Cina che dicono gli operatori, dopo i recenti dati macro negativi, potrebbe avere difficoltà a raggiungere gli obiettivi di crescita previsti.
A Milano, nonostante tutto, tiene il segmento bancario. Non si arresta, ad esempio, la corsa di Bpm, le cui azioni a Piazza Affari hanno allungato il passo negli ultimi giorni, dopo la pubblicazione dei conti del 2013. Da mercoledì, giorno in cui sono stati diffusi i numeri dell'anno passato, i titoli dell'istituto milanese hanno guadagnato il 13%. Anche Banca Mps è sugli scudi. Gli investitori scommettono che da un momento all'altro la Fondazione possa annunciare di avere raggiunto un accordo per la cessione di una quota attorno al 20% di Rocca Salimbeni (adesso detiene il 29,9% delle azioni).
New York prudente
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà all’insegna della cautela. I trader osservano con attenzione quello che sta succedendo in Europa dell’est e aspettano i dati congiunturali di oggi fra cui quelli sulla fiducia dei consumatori.
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