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Borse, la parola passa alla Fed

Avvio contratto sui listini di Eurolandia che aspettano le indicazioni della Banca centrale americana. Piazza Affari apre a -0,11%. Deboli anche i mercati asiatici. 

Francesco Lavecchia 19/03/2014 | 09:36
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Seduta debole per i listini asiatici. Prosegue la guerra di nervi sull’asse Russia-Stati Uniti dopo il referendum che ha sancito la secessione della Crimea dall’Ucraina, mentre si attendono indicazioni da parte della Federal Reserve sulle decisioni relative ai tassi d’interesse. Gli analisti hanno scontato nelle loro valutazioni il progressivo tapering del piano di acquisto di titoli di Stato da parte della Fed, ma aspettano di capire le tempistiche del primo innalzamento del costo del denaro. Segno negativo per le Borse cinesi che risentono delle vendite sui titoli del comparto immobiliare.

Rischio default per gli immobiliari cinesi
I costruttori edili sono fortemente indebitati e il rallentamento dell'economia del paese, insieme alla stretta del credito adottata dalle banche, aumentano il rischio di nuovi default. Shanghai ha registrato un -0,17%, mentre Hong Kong ha chiuso sulla parità. L’indice Nikkei ha guadagnato lo 0,36% nonostante il peggioramento della bilancia commerciale nel mese di febbraio. Questo non è un buon segno per l’economia nipponica, soprattutto nell’ottica di una nuova possibile contrazione della domanda interna in seguito all’inasprimento della tassa sui consumi prevista per aprile.

Spread sotto quota 179
Avvio incerto anche per le Borse europee. Piazza Affari apre a -0,11% nonostante la buona intonazione del comparto finanziario, ancora una volta trainato dalle banche popolari. In calo Luxottica e Cnh Industrial. In attesa delle decisioni della Fed sui tassi d’interessi, gli operatori guarderanno al Regno unito per l’aggiornamento sul tasso di disoccupazione. Sul fronte del debito sovrano, spread in flessione sotto quota 179 punti base. Euro stabile attorno a 1,392 contro il dollaro. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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