Stiamo apportando modifiche alle offerte, agli strumenti e alle funzionalità dei nostri utenti. Per saperne di più

Delusione sui mercati

L'ipotesi della Fed di alzare i tassi d'interesse già nel prossimo anno non piace alle Borse. Euorlandia in calo. Piazza Affari segna -0,50%. Sugli scudi Finmeccanica. Deboli i bancari.

Francesco Lavecchia 20/03/2014 | 13:19
Facebook Twitter LinkedIn

Listini europei ancora in rosso al giro di boa. La Federal Reserve ha annunciato che concluderà il tapering della sua politica di acquisti di titoli di Stato entro la fine di quest’anno, mentre nei primi mesi del 2015 si potrebbe già registrare una prima risalita dei tassi d’interesse. Il mercato aveva scontato questa decisione nelle sue valutazioni, ma è stato spiazzato dalle tempistiche. La prova del nove sulla bontà della scelta della Fed sarà offerta, comunque, dai prossimi dati macro. Oggi, nel pomeriggio, saranno pubblicati gli ultimi aggiornamenti relativi alle richieste per i sussidi di disoccupazione e alle vendite di immobili negli Usa.

Spread sotto quota 179 pb
A Piazza Affari il Ftse Mib segna -0,66%. In calo i titoli del comparto finanziario, che pagano anche l’accordo europeo sull’unione bancaria. Lo scopo dell’Ue è quello di evitare che la il crack degli istituti di credito possa ripercuotersi sull’economia dei paesi e per questo ha previsto un fondo salva banche finanziato attraverso l’inasprimento di oneri finanziari a carico delle società del settore. Male anche le utility A2a ed Enel Green Power. Sugli scudi, invece, Finmeccanica, che esce rafforzata dopo la pubblicazione dei conti del 2013. Spread ancora sotto i 179 punti base. Euro in leggero calo a quota 1,376 nei confronti del dollaro.

Wall Street negativa
L’andamento dei future a New York indica che Wall Street aprirà in ribasso. Le tensioni diplomatiche in seguito alla disputa tra Russia e Ucraina per il controllo delle Crimea hanno fatto scendere l’indice S&P 500 dai suoi massimi storici e le ultime decisioni della Fed non ne agevoleranno la risalita, dicono gli analisti. Il vero motore dei listini, comunque, resterà l’economia americana. Se i segnali di rafforzamento della congiuntura saranno forti, le Borse americane riprenderanno a salire. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
A2A SpA2,13 EUR0,81
Leonardo SpA Az nom Post raggruppamento45,05 EUR-0,60Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2025 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures