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La Fed non ferma Eurolandia

Chiusura in rialzo per i listini europei che si risollevano dopo i confortanti dati macro degli Usa. Piazza Affari termina a +0,56%. Wall Street positiva. 

Francesco Lavecchia 20/03/2014 | 17:53
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Dopo un avvio negativo, Wall Street torna a sorridere grazie ai positivi dati macro, che hanno aiutato gli operatori a superare i timori per l’annuncio di un possibile innalzamento dei tassi d’interesse già a metà 2015. L’indice che misura le condizioni delle imprese a cura della Federal Reserve di Filadelfia è salito a marzo oltre le stime degli analisti e anche il leading indicator, che misura lo stato di salute dell’economia americana in generale, ha superato le attese del mercato. Le richieste per i sussidi di disoccupazione sono salite, ma non oltre quanto previsto dagli economisti. Negativo, invece, l’aggiornamento sulle vendite di case esistenti, che nel mese di febbraio sono calate toccando il livello più basso dal 2012.

Eurolandia segue Wall Street
I listini europei hanno chiuso in rialzo. La seduta era iniziata male sulla scia della decisione della Federal Reserve di concludere il tapering  entro la fine di quest’anno e di alzare i tassi di interesse fino al 2,25% entro il 2016. Il mercato aveva scontato questa decisione nelle sue valutazioni, ma è stato spiazzato dalle tempistiche annunciate dal presidente, Janet Yellen.

Finmeccanica sugli scudi
A Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso a +0,56%. I titoli del comparto finanziario hanno terminato in rialzo, anche se la notizia dell’accordo europeo sull’unione bancaria ha pesato sulle contrattazioni. Lo scopo dell’Ue è quello di evitare che il crack degli istituti di credito possa ripercuotersi sull’economia dei paesi e per questo ha previsto un fondo salva-banche finanziato attraverso l’inasprimento di oneri finanziari a carico delle società del settore. Male anche le utility A2a e Snam. Mediaset paga il calo degli investimenti in pubblicità a gennaio. Sugli scudi, invece, Finmeccanica, che esce rafforzata dopo la pubblicazione dei conti del 2013. Spread ancora attorno ai 180 punti base.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
A2A SpA2,13 EUR0,81
Leonardo SpA Az nom Post raggruppamento45,05 EUR-0,60Rating
MFE-MediaForEurope Class B4,28 EUR-5,10
Snam SpA4,88 EUR0,64Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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