Per raggiungere una buona forma fisica, chi è in sovrappeso e ha una vita sedentaria deve cambiare le sue abitudini, non solo alimentari, e praticare sport con regolarità. I risultati non si vedono subito, ma con il tempo. Lo stesso si può dire per l’investitore, che nella maggior parte dei casi ha un orizzonte di breve periodo: vuole vedere i risultati subito, spesso perdendosi la performance, come testimoniano gli studi di Morningstar sull’investor return, ma soprattutto preferisce pensare al presente piuttosto che al futuro.
Le proposte
L’investimento nel lungo termine è il tema del Salone del risparmio, che si svolge dal 26 al 28 marzo a Milano. In Italia, è più un principio che realtà, dal momento che il tasso di risparmio è fortemente diminuito negli ultimi decenni, passando dal 23% di metà anni Novanta al 12% del 2013. Inoltre, gran parte dei risparmiatori detiene depositi bancari o strumenti di liquidità e solo il 23% ha un portafoglio diversificato in fondi e altri strumenti di risparmio gestito.
Per il neo presidente di Assogestioni, Giordano Lombardo, le vie da percorrere sono tre: la promozione dei piani individuali di risparmio, anche attraverso agevolazioni fiscali, il rilancio della previdenza complementare e i fondi di investimento europei a lungo termine (Eltif) per il finanziamento delle piccole e medie imprese e dei progetti infrastrutturali.
Un po’ di sport
Il nodo delle pensioni è particolarmente critico, perché il tasso di dipendenza delle vecchie generazioni dalle nuove è più alto rispetto ad altri paesi e la penetrazione del secondo pilastro più bassa. Tuttavia, sradicare le abitudini sembra difficile, nonostante le numerose riforme abbiano ridotto l’assegno pubblico a livelli così bassi da non poter garantire un adeguato livello di benessere al termine della vita lavorativa. Per dirla con le parole di Robert Stammers, CFA, responsabile dell’Investor education del CFA Institute, “indurre le persone a risparmiare per la pensione è come far sì che pratichino attività fisica con regolarità. Richiede motivazione e la comprensione delle conseguenze di cattivi comportamenti”.
Primo passo, il più difficile
In un’ideale percorso di training, contenuto in una pubblicazione del CFA intitolata Elementi essenziali per una pensione sicura, Stammers identifica quattro fasi: l’inizio, la continuazione nel tempo, l’investimento in modo saggio e il raggiungimento di una pensione serena. La decisione di aderire a una forma di previdenza complementare è spesso quella che incontra più resistenze nella mente del lavoratore. Entrano in gioco molti fattori cognitivi ed errori comportamentali, come l’idea che “si è troppo giovani per pensare alla pensione” o “che ci penserà qualcun altro per noi”. Esistono poi molte lacune relative agli investimenti, al risparmio, alle leggi e ai benefici fiscali.
Questione di fiducia
Per Stammers, un aspetto fondamentale è la fiducia che il risparmiatore deve avere rispetto al proprio coach, ossia all’industria degli investimenti, intesa come case-prodotto e consulenti finanziari. Ed è proprio questa che sembra mancare. Secondo uno studio del CFA Institute ed Edelman, condotto a livello globale, solo il 52% degli intervistati ha detto di avere fiducia nell’industria dei servizi finanziari. E’ l’integrità di comportamento, non le performance, che genera un rapporto di fiducia, ossia l’agire in modo trasparente, responsabile e rispettoso dei codici etici.
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