InterContinental Hotels, la strategia è vincente

Il gruppo alberghiero britannico punta a una struttura snella. Vende le sue proprietà  per gestirle attraverso contratti di franchising. In questo modo riesce a realizzare elevati margini di profitto e a remunerare gli azionisti attraverso i dividendi.  

Francesco Lavecchia 08/04/2014 | 10:51
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Dismissione di hotel e crescita in Cina. Questa è la ricetta per il futuro di InterContinental Hotels Group (IHG). L’azienda britannica attiva nel comparto alberghiero sta approfittando delle elevate valutazioni delle proprietà immobiliari per procedere alla vendita di alcuni suoi hotel che però continua a gestire attraverso contratti di franchising o di affitto.

Struttura agile, elevati rendimenti del capitale
Nell’ultimo trimestre IHG ha ceduto il suo complesso residenziale a San Francisco per circa 120 milioni di dollari e ha annunciato altre liquidazioni per un ammontare complessivo di 830 milioni di dollari. “Il nostro giudizio sulla politica portata avanti dal management è molto positivo. IHG riesce al tempo stesso a migliorare i margini di profitto, risparmiare capitale e a remunerare gli azionisti attraverso i dividendi”,  dice Chad Mollman, analista azionario di Morningstar . “Inoltre, una struttura flessibile, con una minor incidenza dei costi fissi, la rende meno esposta all’andamento del ciclo economico rispetto ai competitor”. I dati dell’ultimo trimestre hanno deluso le attese degli analisti, con i ricavi medi per stanza che sono saliti solo del 2,4% in Cina. La causa principale è l’eccessiva offerta di stanze, ma i nostri analisti si aspettano che con la crescita della ricchezza pro-capite nel paese, questo indicatore torni a salire già a partire dal 2014.

Tesoro cinese
Il gruppo britannico è uno dei più esposti all’economia del Dragone e questo fa ben sperare per il suo futuro.Il mercato del paese asiatico ha margini di crescita ancora molto alti: i ricavi per stanza sono pari a un quinto rispetto a quelli realizzati negli Usa e solo il 20% della spesa in pernottamenti è catturata dalle grandi catene di alberghi, mentre negli Stati Uniti questa percentuale è pari al 50%. Al momento InterContinental Group deriva dal Regno di mezzo circa il 10% del suo giro d’affari complessivo, ma i nostri analisti stimano che tale quota possa salire al 25% nei prossimi cinque anni.

Il mercato, che sembra aver scontato nelle sue valutazioni il crescente contributo della Cina e i recenti segnali di ripresa del settore,  prezza il titolo del gruppo britannico attorno alle 19 sterline, circa il 10% in più rispetto al nostro target che è pari a 17,50 sterline per azione. La raccomandazione dei nostri analisti, quindi, è quella di mantenere un atteggiamento prudente in attesa di quotazioni più favorevoli.

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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