I flussi netti nei fondi europei hanno sfiorato i 38 miliardi di euro a febbraio. A dirlo è il Morningstar asset flow report di marzo, secondo il quale gran parte della raccolta è stata realizzata dai fondi a lungo termine (34,5 miliardi) e solo 3,3 miliardi sono andati in quelli monetari.
Gli alternativi fanno capolino
Tutte le principali categorie hanno beneficiato dei flussi di capitale provenienti dagli investitori, in modo particolare i fondi bilanciati (+10,6 miliardi), seguiti dagli azionari (9,3) e dagli obbligazionari (8,3). Tra le altre tipologie, è da segnalare la crescente popolarità degli alternativi (che adottano strategie simili a quelle degli hedge fund) e dei convertibili.
Nel reddito fisso, hanno raccolto soprattutto i fondi appartenenti alla categoria Morningstar “Obbligazionari altro”, che comprende tra gli altri i comparti a scadenza. Tra gli azionari, invece, i flussi si sono diretti in modo massiccio verso quelli specializzati sulle Borse europee e, in misura minore gli Stati Uniti. Infine, le strategie bilanciate più popolari sono state quelle prudenti e strutturate. Tra i maggiori beneficiari di questo trend, c’è Aletti Gestielle (gruppo Banco Popolare).
Sembra ormai tramontata, invece, la fase positiva dei prodotti garantiti, i quali hanno subito deflussi per 2,3 miliardi. Continua il periodo negativo degli obbligazionari emergenti, in particolare quelli in valuta locale. Nel complesso, le aree in via di sviluppo registrano deflussi sia nel reddito fisso sia nell’azionario.
Chi sale e chi scende
A livello di singoli fondi e considerando i più grandi in Europa, M&G Optimal income (Analyst rating pari a Silver) è quello che più ha tratto vantaggio dalla popolarità delle strategie bilanciate, con flussi netti per 950 milioni, pari a un tasso di crescita organica (flussi in rapporto degli asset iniziali, Ndr) del 4,5% nel mese di febbraio. Negli ultimi dodici mesi, l’incremento è stato del 44% a fronte di rendimenti superiori alla categoria. Per contro, i big europei maggiormente colpiti dai deflussi sono stati Templeton Global bond e Total return.
Infine, per quanto riguarda le società, BlackRock è stata quella che ha raccolto di più tra le principali che operano in Europa (+2,69 miliardi), grazie soprattutto ai fondi azionari Europa, seguita da Pioneer Investments (+1,7), che ha registrato una domanda elevata per i fondi obbligazionari diversificati in euro e dollari, e Ubs (+1,67), che ha beneficiato della richiesta per i comparti specializzati in corporate bond. Le case di investimento maggiormente colpite dai deflussi, sempre tra i big europei, sono state Aberdeen (-1,82), Franklin Templeton (-1,63) e Bnp Paribas (-1,48).
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