Wall Street sta viaggiando con il segno meno. Colpa della più debole crescita del Pil americano da tre anni. Nel periodo da gennaio a marzo, l’economia Usa non si è praticamente mossa. Le stime parlavano di un rialzo dell’1,1%. Gli investitori nel frattempo continuano a digerire una serie di trimestrali deludenti: la crescita degli utenti di Twitter non convince il mercato, così come l’outlook di eBay. Ora il mercato è in attesa del comunicato che la Federal Reserve diffonderà alle 20 italiane: è atteso un tapering (la riduzione delle iniezioni di liquidità) da 10 miliardi di dollari.
Europa contrastata
I dati sul Pil Usa hanno dato una spallata al Vecchio continente, dove i listini di Eurolandia hanno chiuso in maniera contrastata. Le vendite sono state guidate dai titoli finanziari, dopo alcune trimestrali sotto le attese di alcuni big del settore.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,88%, i ribassi hanno colpito soprattutto il comparto bancario. Debole anche Luxottica dopo i conti trimestrali. E’ andata di corsa, invece, Telecom, che ha superato nuovamente quota 0,91 euro, livello già battuto il 7 aprile. I riflettori sono sempre puntati sulle mosse del magnate egiziano Naguib Sawiris, il quale, in una recente intervista a Il Sole24Ore, ha detto di essere pronto a investire 1-2 miliardi di dollari nella quotata italiana.
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