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I numeri yankee non convincono

La salita dell’occupazione Usa non basta a spingere Wall Street. Gli altri dati macro americani sono contrastanti e l’Europa perde la bussola. I radar, intanto, continuano a essere puntati sulla crisi in Ucraina. Milano chiude in parità. Bene Fiat e Saipem. 

Marco Caprotti 02/05/2014 | 17:42
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Wall Street sta viaggiando attorno alla parità nonostante un rapporto sul mercato del lavoro di aprile migliore delle attese (la disoccupazione è calata al 6,3% ad aprile). Il dato è visto come il via libera alla Federal Reserve per continuare a ridurre il passo con cui acquista Treasury e bond ipotecari. Per i trader però non ci sarà un’accelerazione del tapering (la riduzione delle iniezioni di liquidità). Mercoledì l’istituto ha tagliato di 10 miliardi di dollari a 45 miliardi il valore mensile del bond comprati.

Intanto l’Ucraina torna a fare paura: Kiev che ha lanciato un’offensiva militare a Slavyansk, la cittadina nell’est del paese in mano a forze filo-russe. Due elicotteri governativi sono stati colpiti e sei persone risultano uccise.

Europa nervosa
Nel Vecchio continente, seduta contrastata per le Borse di Eurolandia che sembrano essere state disorientate dagli altri dati macro Usa:  l'indice Ism di New York è calato ad aprile ai minimi da dieci mesi, mentre gli ordini all'industria sono saliti dell’1,1%, meno delle aspettative.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha chiuso in parità, seduto invariata per Bpm dopo l’annuncio dei dettagli sull'aumento di capitale con le azioni che saranno emesse a 0,43 euro, con uno sconto considerato adeguato dal mercato. Bene Fiat che ha beneficiato delle vendite di Chrysler negli Usa. Saipem è avanzata dopo il nuovo contratto da 1,8 miliardi di dollari in Azerbaijan. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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