La Cina ha fame d'oro

Uno studio del World Gold Council stima che la domanda di metallo giallo del Celeste impero, già oggi la più alta al mondo, crescerà a prescindere dell’economia. Anche la produzione interna è prevista in rialzo.

Valerio Baselli 05/05/2014 | 10:44
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Il futuro dell’oro è in tasca ai cinesi. È questa, in sostanza, la tesi di un recente studio pubblicato dal World Gold Council (Wgc) dal titolo China’s gold market - progress and prospects. Il report esamina i fattori che hanno guidato la crescita della Terra di mezzo, arrivata a essere oggi allo stesso tempo il primo consumatore e il maggior produttore d'oro al mondo. Lo studio, tuttavia, si lancia anche in una serie di previsioni, e sottolinea che il mercato aurifero cinese è lungi dall’essere maturo. La domanda, infatti, continuerà a crescere a prescindere dagli alti e bassi di breve periodo del ciclo economico. Alla base di questo trend, ci sono diverse ragioni.

Boom della middle class
Nei prossimi sei anni ci si aspetta che la classe media cinese cresca del 60%, arrivando a toccare il mezzo miliardo di persone. Per fare un paragone, la popolazione totale degli Stati Uniti è pari a 319 milioni. Questo dà l’idea delle dimensioni di questo nuovo mercato potenziale di persone benestanti, con la propensione a comprare oro, sia come investimento che come gioielleria. Anche il salario medio è previsto in rialzo, e con esso il potere di acquisto. Oggi, in Cina, si contano circa 170 città con oltre 1 milione di abitanti.

Spazio per investire
Attualmente i risparmi cinesi sono stimati dal Wgc in 7,5 mila miliardi di dollari. Di questi, solo 300 milioni sono investiti in oro. Secondo il report, in futuro il metallo giallo occuperà probabilmente un ruolo di maggiore importanza nei portafogli degli investitori cinesi, soprattutto in un ambiente con prezzi delle case in rialzo e poche alternative di risparmio.

Primo mercato per la gioielleria
Il settore jewellery del Celeste impero è triplicato negli ultimi dieci anni. Oggi conta 669 tonnellate di gioielli in oro, il 30% del mercato mondiale. Il Wgc stima che nel 2017 cresceranno a 780 tonnellate e con esse aumenteranno anche i punti commerciali.

Nonostante il 40% degli acquisti sia legato ai matrimoni, l’80% dei cinesi intervistati dal Wgc ha dichiarato di voler comprare oro a 24 carati nei prossimi 12 mesi, non per un evento particolare, ma per il suo valore nel lungo periodo.

Una pioggia di lingotti
Le riserve aurifere delle banche cinesi sono pari a 1.054 tonnellate, rendendo il paese il sesto detentore ufficiale di oro al mondo. Nel 2013, la Banca centrale cinese ha aumentato molto le proprie riserve in valuta estera. Secondo il report, l’esposizione al metallo giallo del governo crescerà nei prossimi anni.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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