Wall Street sta viaggiando in calo. Gli investitori guardano alle tensioni nell’est dell’Ucraina, dove i separatisti russi hanno indetto per domenica un referendum per la secessione. Il ministro degli interni ucraino sostiene che i separatisti abbiano attaccato la stazione di polizia nella città di Mariupol, sul Mar Nero.
Intanto i trader studiano lo stato di forma dei listini. Ieri, il Dow ha chiuso 30 punti sotto il suo record storico. Vista la volatilità che sta caratterizzando le sedute di Borsa, non è detto che l’indice provi a risalire.
Europa negativa
Nel Vecchio continente, seduta con il segno meno per le Borse di Euronadia. A condizionare la giornata sono stati i risultati trimestrali di alcuni colossi che hanno deluso le attese del mercato. Molti indici della regione, spiegano gli operatori, sono vicini ai massimi degli ultimi anni e gli investitori hanno approfittato delle soprese negative per portare a casa un po’ di profitti.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,6%, seduta difficile per le banche, in particolare quelle popolari. Giù anche Azimut dopo la trimestrale. Continua il crollo di Prysmian in seguito alle indicazioni deludenti sul margine operativo lordo del 2014.
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