Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. A pesare sulla giornata sono alcune trimestrali al di sotto delle attese che hanno dato agli investitori l’opportunità di prendere profitto dopo i massimi degli ultimi sei anni toccati ieri. A questo punto c’è la preoccupazione che le valutazioni raggiunte da molte azioni non siano compatibili con gli utili attesi.
A Milano, tonfo di Mediaset: il titolo è entrato in asta di volatilità dopo i deludenti conti trimestrali ma soprattutto dopo le preoccupanti indicazioni sulla raccolta pubblicitaria di primavera. Giù anche il Banco popolare, penalizzato da una trimestrale inferiore alle previsioni. Va bene, invece, Salvatore Ferragamo prima della classe in Borsa grazie ai bilanci (giudicati migliori delle previsioni da alcune case di investimento) e grazie alla conferma dell'outlook 2014.
New York cauta
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà all’insegna della cautela dopo i record storici fatti segnare dall’S&P500 nei giorni scorsi. Anche dall’altra parte dell’Atlantico le preoccupazioni riguardano i prezzi raggiunti dalle azioni.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.