Zavorra macro per le Borse

New York negativa dopo i dati congiunturali che alimentano dubbi sulla ripresa. Il Pil del Vecchio continente sotto alle attese frena l’Europa. Milano segna -3,61%. Giù le banche, mentre torna ad allargarsi lo spread Btp-Bund. 

Marco Caprotti 15/05/2014 | 17:49
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Wall Street sta viaggiando in territorio negativo. Colpa di un quadro macroeconomico contrastante. Da un lato le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese più delle attese portandosi sui minimi del maggio 2007. Dall’altro, la produzione industriale ad aprile è calata più delle stime. Il mercato resta dunque incerto su quale sia il vero stato dell’economia americana.

A livello societario, Cisco corre all’indomani di una trimestrale che ha superato le stime degli analisti sebbene utili e ricavi siano calati. Wal-Mart, è in calo dopo aver fornito prospettive deboli sugli utili per il trimestre in corso.

Europa negativa
L’andamento di New York ha tirato ulteriormente il freno al Vecchio continente dove le Borse di Eurolandia hanno chiuso con il segno meno. I listini, in ogni caso, avevano già preso la strada dei ribassi dopo la notizia sulla crescita del Pil della regione cresciuto al di sotto delle attese.  

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -3,61%, le vendite hanno colpito soprattutto i titoli bancari. Lo spread tra Btp e Bund è tornato a salire arrivando ai massimi da un mese (sopra 160 punti), mentre il rendimento del governativo italiano decennale è al 2,97%. Ubi ha segnato un ribasso del 7,7%, sempre sull'onda delle notizie sulle indagini condotte dalla magistratura di BergamoPiazza Affari ha dovuto fare i conti anche con il peggioramento del quadro macro della Penisola, dove il Pil è sceso inaspettatamente (-0,1%) nel primo trimestre. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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