Seduta negativa per i listini asiatici che pagano i segnali di debolezza dell’economia cinese. Dopo il rallentamento del comparto manifatturiero e dei consumi, gli ultimi aggiornamenti relativi al settore immobiliare hanno evidenziato un calo del prezzo delle case. Shanghai ha ceduto l’1,05%, mentre Hong Kong ha perso lo 0,24%. A Tokyo l’indice Nikkei ha risentito anche dell’apprezzamento dello yen nei confronti delle valute straniere e ha chiuso a -0,64%.
Occhi puntati su AstraZeneca
Avvio contrastato per le Borse del Vecchio continente. Dopo le forti perdite registrate nei giorni scorsi sulla scia del rallentamento dell’economia dell’area euro, gli operatori tornano a guardare alle trimestrali societarie e alle operazioni straordinarie per trovare buone occasioni d’acquisto. Occhi puntanti su AstraZenerca, dopo che Pfizer ha rifiutato la sua proposta di acquisto. Intanto i disordini in Libia hanno fatto salire le quotazioni del petrolio.
Spread stabile
Piazza Affari apre a -1,43% danneggiata dallo stacco cedola di ben 19 società che compongono l’indice Ftse Mib tra cui Ansaldo, Enel, Eni, Intesa Sanpaolo e Unicredit. In forte rialzo, invece, World Duty Free che guadagna oltre due punti percentuali. Sul fronte del debito sovrano si registra l’andamento stabile dello spread attorno ai 171 punti base. L’euro è scambiato a quota 1,372 contro il dollaro.
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