Difficile fare a meno di Western Union

L’avvento di nuovi strumenti di pagamento potrebbe rappresentare una minaccia per il gruppo americano, ma i trend legati all’immigrazione nei paesi occidentali e lo sviluppo di nuovi segmenti di business garantiscono solide prospettive di crescita anche nel lungo periodo.  

Francesco Lavecchia 20/05/2014 | 14:57
Facebook Twitter LinkedIn

Western Union (WU) è il termometro dell’economia e l’ultima trimestrale dice che il peggio è ormai alle spalle. Nei primi tre mesi del 2014 i ricavi sono saliti complessivamente del 2% anche grazie alla forte crescita di nuovi segmenti di attività come quello dei trasferimenti online. Guardando poi ai dati per regione, si nota come i miglioramenti abbiano riguardato tutte le aree geografiche, a testimonianza del consolidamento del suo business. Lo scorso anno il management ha deciso di ridurre le commissioni sui trasferimenti e questo ha prodotto ottimi risultati in termini di aumento delle transazioni, anche se ha avuto delle negative ripercussioni sui margini di profitto . La profittabilità del gruppo, comunque, resta su livelli inarrivabili per gli altri competitor.

Leader indiscussa nel money transfer
Western Union, infatti, è leader indiscussa in un settore in cui le economie di scala sono estremamente importanti e l’elevato numero di transazioni le garantisce un vantaggio di costo incolmabile da parte delle altre società. “Durante la fase recessiva delle economie sviluppate l’azienda americana non ha accusato oltremodo il colpo e questo testimonia la stabilità del suo business”, dice Brett Orn analista azionario di Morningstar. “Mentre la vera minaccia per WU è quella legata all’affermazione di strumenti alternativi per il trasferimento di denaro come ad esempio quelli tramite smartphone. Questo causerebbe una vera e propria trasformazione dell’industria, finendo per attaccare la posizione di vantaggio di Western Union”. La cosa che sembra più probabile, però, specie in ottica di medio termine, è l’utilizzo di conti bancari e carte di debito o prepagate, ma WU sta investendo fortemente anche su questo ramo del business  e crediamo possa costruirsi una posizione di vantaggio.

Le previsioni degli analisti
Le nostre previsioni per i prossimi cinque anni sono per una crescita media del fatturato del 4% e un margine operativo stabile attorno al 20%. Inoltre nel futuro i paesi sviluppati avranno sempre maggior bisogno di favorire l’immigrazione di forza lavoro straniera per sviluppare le proprie economie e questo promette di garantire a Western Union una solida crescita anche nel lungo termine. La nostra stima del prezzo obiettivo per le azioni del gruppo statunitense è di 22 dollari, una valutazione del 30% superiore alle attuali quotazioni del mercato e quindi la nostra raccomandazione è di prendere posizione sul titolo.

 

Per leggere l'analisi completa su Western Union clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
The Western Union Co10,71 USD0,09Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures