Seduta positiva per i listini asiatici. I dati macro americani sembrano aver tranquillizzato il mercato circa il rafforzamento della congiuntura e si fa sempre più numeroso il gruppo di chi sostiene che gli Usa saranno quest’anno il vero traino dei mercati finanziari. Gli aggiornamenti di ieri hanno, infatti, evidenziato il miglioramento delle vendite di abitazioni e la crescita oltre le attese dell’indice Pmi (indicatore che misura la fiducia dei responsabili acquisti delle aziende). A Tokyo l’indice Nikkei ha registrato +0,9% anche per effetto del deprezzamento dello yen che come sempre favorisce i titoli delle società maggiormente esposte ai mercati internazionali. Shanghai ha guadagnato lo 0,66%, mentre Hong Kong ha chiuso a +0,08%.
Gli analisti promuovono Spagna e Grecia
Partenza debole per le Borse europee. Gli indici viaggiano a poca distanza dai massimi toccati negli ultimi sei anni, dicono gli analisti, e prima di osservare una nuova accelerazione bisognerà attendere segnali di un reale rafforzamento della congiuntura nel Vecchio continente. Durante la giornata saranno pubblicati nuovi aggiornamenti sul mercato immobiliare americano e sul livello di fiducia dei consumatori tedeschi. A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia poco sopra la parità nonostante la buona intonazione del comparto finanziario, in ripresa dopo le perdite registrate ieri anche in seguito ai guai giudiziari che hanno coinvolto i vertici di UnipolSai. Debole Tod’s. Sul fronte del debito sovrano si registra il calo dello spread attorno a quota 185 punti base. Ieri gli analisti hanno alzato il rating sul merito creditizio di Grecia e Spagna.
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