Gli euroscettici non convincono le Borse

Avvio positivo per i listini di Eurolandia dopo che il risultato elettorale delle europee ha evidenziato la tenuta dei partiti di Governo in Spagna, Germania e Italia. Partenza in forte rialzo per Piazza Affari sulla scia del risultato record del Pd. Tokyo ha chiuso a +0,97%.

Francesco Lavecchia 26/05/2014 | 09:42
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Seduta positiva per i listini asiatici. La settimana si era conclusa con il confortante dato del comparto immobiliare americano che, per la prima volta negli ultimi tre mesi, ha registrato una crescita delle vendite di nuove abitazioni. Diversamente da Eurolandia e da Wall Street, le Borse della regione hanno valutazioni ancora molto convenienti , ed è per questo che beneficiano anche dei piccoli segnali di rafforzamento da parte delle principali economie mondiali. Shanghai ha segnato +0,34%.

Hong Kong ha chiuso poco sopra la parità, mentre Tokyo ha guadagnato lo 0,97% sulla scia del graduale ma progressivo deprezzamento dello yen, che per la terza seduta di fila perde terreno nei confronti del dollaro, e della buona intonazione del comparto finanziario.

Spread sotto quota 170 pb
Avvio debole sulle piazze finanziarie del Vecchio continente. L’esito delle elezioni europee ha decretato la vittoria dei partiti euroscettici in Grecia, Francia e Inghilterra, mentre le forze di Governo hanno tenuto in Germani, Spagna e Italia. Il terremoto elettorale non si è concretizzato e i mercati possono tirare un sospiro di sollievo e concentrarsi sugli appuntamenti della giornata.

In mattinata saranno resi noti i dati relativi alla fiducia dei consumatori tedeschi e degli imprenditori olandesi, ed è previsto anche l’intervento di Mario Draghi al Forum organizzato dalla Banca centrale europea a Lisbona. Sebbene questo non sia un appuntamento istituzionale, dal Presidente dell’Eurotower ci si aspetta un commento sulle prossime misure della Bce per stimolare l’economia e per fronteggiare il basso tasso dell’inflazione nell’area euro.

Piazza Affari festeggia il trionfo del primo partito di Governo (Pd). Il Ftse Mib balza in avvio a +3,17% grazie ai forti rialzi registrati dal comparto bancario che a loro volta beneficiano del calo dello spread italiano tornato sotto quota 170 punti base. 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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