Le Borse asiatiche hanno chiuso stazionarie, con l’indice Msci della regione che ha guadagnato poco più dello +0,1%. Tokyo ha tratto vantaggio dalla buona intonazione del comparto finanziario chiudendo a +0,23%. In leggero calo, invece, Hong Kong e Shanghai che hanno perso rispettivamente lo 0,19% e lo 0,34% appesantite dalla cattiva intonazione dei titoli del comparto industriale e dei minerari. Gli operatori, comunque, guardano con interesse a quello che succederà nelle stanze dei bottoni delle Banche centrali.
Ieri il Presidente della Bce Mario Draghi ha dichiarato di essere pronto anche a misure straordinarie, come quella di un quantitative easing,per scongiurare il rischio di deflazione (riduzione dell’indice medio dei prezzi) nell’area euro, mentre un mancato miglioramento del quadro macro negli Usa potrebbe convincere la Federal Reserve a posticipare la fine del suo piano di stimoli all’economia statunitense. A tal proposito, oggi saranno resi noti i dati relativi agli ordinativi di beni durevoli e alla fiducia dei consumatori.
Spread stabile attorno ai 160 pb
Avvio prudente per i listini di Eurolandia all’indomani dei forti guadagni messi a segno sulla scia del mancato successo dei partiti euroscettici alle elezioni europee. Gli operatori, intanto, attendono i dati macro americani e le decisioni della Bce. A Piazza Affari il Ftse Mib segna -0,20%. Prevalgono gli acquisti sui titoli del comparto finanziaria con Bpm che guadagna oltre il 2%. In rialzo anche Fiat e Mediaset. Male Saipem. Debole anche il settore del lusso appesantito dalle vendite su Luxottica e Ferragamo. Spread stabile attorno ai 160 punti base. La moneta unica è scambiata a 1,365 contro il dollaro Usa.
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